La circolare n.3/2025 pubblicata da Assonime fornisce alcune riflessioni sull'applicazione della maggiorazione del costo del personale ammesso in deduzione per le aziende che incrementano il proprio organico.
Il documento evidenzia alcuni temi rilevanti riguardanti il bonus introdotto con la legge di bilancio 2024 , evidenziando rischi di errori sia per gli aspetti contabili sia per le modalità di verifica dell'incremento occupazionale per gli enti non commerciali che costituisce presupposto necessario per l'applicazione della maxi deduzione.
Giova ricordare che questo incentivo, prorogato fino al 2027 dalla legge di Bilancio 2025, permette di aumentare del 20% il costo deducibile per le assunzioni a tempo indeterminato, con un ulteriore incremento al 30% per le categorie di lavoratori considerate "meritevoli di maggior tutela".
Verifica dell' incremento occupazionale - Un primo dubbio che viene sollevato concerne la verifica dell'incremento occupazionale negli enti non commerciali. IN merito viene evidenziata la presenza di due possibili interpretazioni : la prima suggerisce che l'incremento debba essere valutato considerando le variazioni occupazionali indipendentemente dal tipo di attività svolta dai lavoratori, tuttavia, una tesi alternativa, sostenuta dalla relazione illustrativa del Dm 25 giugno 2024, propone che anche il personale utilizzato promiscuamente (sia per attività istituzionali che commerciali) debba essere considerato, in base alle ore dedicate all'attività commerciale.
Errori contabili - La circolare analizza anche gli errori contabili relativi ai costi rilevanti per la maggiorazione del bonus. Assonime chiarisce che il costo da considerare per la maggiorazione è il minore tra il costo effettivo dei nuovi assunti e l'incremento complessivo del costo del personale. Pertanto, la correzione di un errore contabile non dovrebbe influire né sul costo dei nuovi assunti né sull'incremento complessivo del costo del personale, suggerendo che la deduzione maggiorata debba essere applicata nell'anno in cui è stato commesso l'errore, utilizzando l'istituto della dichiarazione integrativa.