In base all’art. 55 del testo unico sulla maternità e sulla paternità (d.lgs. n. 151/2001), la risoluzione consensuale del rapporto o la richiesta di dimissioni presentate dalla lavoratrice, durante il periodo di gravidanza, e dalla lavoratrice o dal lavoratore durante i primi tre anni di vita del bambino o nei primi tre anni di accoglienza del minore adottato o in affidamento, o, in caso di adozione internazionale, nei primi tre anni decorrenti dal momento della proposta di incontro con il minore, devono essere convalidate dal servizio ispettivo del Ministero del lavoro e delle politiche sociali competente per territorio (ora INL).
A tale convalida, è sospensivamente condizionata l'efficacia della risoluzione del rapporto di lavoro.
L’Ispettorato Nazionale del Lavoro, ha presentato, il 24 giugno 2020, la Relazione 2019 sulle convalide delle dimissioni e risoluzioni consensuali delle lavoratrici madri e dei lavoratori padri.
Nella Relazione vengono illustrati i dati annualmente rilevati in materia di provvedimenti di convalida delle dimissioni e risoluzioni consensuali per i soggetti indicati dall’art. 55, di competenza degli Uffici territoriali dell’INL.
Nel corso del 2019, sono stati complessivamente emessi 51.558 provvedimenti di convalida, in numero leggermente superiore (+ 4%) rispetto ai 49.451 del 2018.
Gli Ispettorati territoriali del lavoro ne hanno adottati 47.759 (circa 93%); i Servizi ispettivi della Sicilia 1.883 (circa 4%); la Provincia autonoma di Bolzano 1.092 (2%) e la Provincia autonoma di Trento 824 (circa 2%).
Ha trovato conferma la prevalenza (oltre il 98% del totale) delle convalide relative a dimissioni, censite in numero di 50.674 (a fronte delle 47.410 del 2018) di cui: 49.008 per dimissioni volontarie (oltre 95%) e 1.666 per giusta causa (oltre 3%).
Residuale è rimasta la categoria delle risoluzioni consensuali, pari a 884 (circa il 2%), in decremento rispetto alle 2.041 dell’anno 2018.