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Tribunale di Milano: il lavoratore che rifiuta il trasferimento in una sede distante ha diritto all’ APE sociale


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Con la sentenza n. 988 del 22.05.2024, il Tribunale di Milano afferma che la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro per rifiuto del dipendente al trasferimento presso una sede distante oltre 50 km integra una perdita involontaria del rapporto di lavoro che dà diritto all’accesso all’APE sociale.

Il fatto affrontato

La lavoratrice impugna giudizialmente il provvedimento con cui l’INPS ha rigettato la sua domanda di accesso all’APE sociale per non aver ritenuto la causa di cessazione del rapporto di lavoro (risoluzione consensuale a seguito del trasferimento in una sede sita ad oltre 300 km di distanza da quella di originaria adibizione) tra quelle che danno accesso al trattamento pensionistico in questione.

La sentenza

Il Tribunale di Milano rileva, preliminarmente, che l’APE sociale è una misura sperimentale con funzione di anticipo pensionistico in favore di soggetti che abbiano compiuto almeno 63 anni di età e si trovino (per una delle diverse causali previste dalla legge) in stato di disoccupazione a seguito di cessazione del rapporto per licenziamento, anche collettivo, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale nell'ambito della procedura di cui all'articolo 7 L. 604/1966.

Per la sentenza, in detta causale deve essere ricompresa qualsiasi perdita involontaria del rapporto di lavoro intervenuta a seguito del mutamento unilaterale da parte del datore delle condizioni essenziali per ragioni di ordine economico e produttivo e della relativa non accettazione del dipendente.

Secondo il Giudice rientra, senza dubbio, in quest’ultima fattispecie anche la risoluzione consensuale conseguente al rifiuto opposto dal lavoratore al trasferimento in una sede sita ad oltre 50km di distanza da quella di provenienza (condizione che, peraltro, dà diritto anche alla NASPI).

Su tali presupposti, il Tribunale accoglie il ricorso della dipendente, riconoscendo il diritto della stessa ad accedere all’APE sociale.

A cura di WST