Stampa

Legge di bilancio : Quota 104 , maglie più strette per la pensione anticipata con penalizzazioni


icona

Nell’anno 2023 è stato ed è ancora possibile il pensionamento con “Quota 103” - 62 anni di età + 42 anni di anzianità contributiva - da parte degli iscritti alla AGO, alle forme sostitutive o esclusive ovvero alla gestione separata Inps. 

La Legge di bilancio 2024, lasciando ferma l’area dei potenziali fruitori, torna su questo canale di pensionamento anticipato e indica la “Quota 104” - 63 anni di età + 41 anni di anzianità contributiva - come la combinazione in grado di far conseguire il diritto al pensionamento anticipato nel 2024. 

Una volta maturata “Quota 103” nel 2023 e “Quota 104” nel 2024, il lavoratore interessato potrà esercitare il diritto al pensionamento anticipato anche dopo le predette datate. 

Questa è una regola, pervista inizialmente prevista per la “Quota 103”, ora estesa anche alla “Quota 104”. 

Solo per i soggetti che maturano la “Quota 103” nel 2023 viene confermata la regola secondo cui, per tutto il periodo di anticipo rispetto al momento di raggiungimento dell’età pensionabile prevista per la pensione di vecchiaia, il trattamento pensionistico non può superare il limite massimo di cinque volte il trattamento minimo. 

Una nuova disposizione è quella riguardante i lavoratori che maturano la “Quota 104” nel corso del 2024. 

Per questi, la Legge di bilancio stabilisce che la parte della pensione da calcolare con il metodo retributivo è da ridurre facendo applicazione di criteri tipici del metodo contributivo di calcolo. 

Difatti, viene previsto che la predetta parte della pensione sia ridotta in misura pari al rapporto fra il coefficiente di trasformazione previsto per l’età del lavoratore al momento del pensionamento anticipato grazie alla “Quota 104” e il coefficiente di trasformazione che tiene conto dell’età prevista per la normale pensione di vecchiaia (sempre che l’età al momento del pensionamento sia inferiore all’età pensionabile di cui alla pensione di vecchiaia). 

Altra norma introdotta solo con riferimento ai lavoratori che maturano la “Quota 104” riguarda la cosiddetta “finestra”. 

Per quanti maturano la Quota nel 2023, rimane fermo che la concreta possibilità di usufruire del trattamento pensionistico diviene attuale solo dopo tre mesi dalla maturazione dei 62 anni di età e i 41 anni di anzianità contributiva. 

Per i lavoratori che maturano “Quota 104”, viene invece stabilito che sono sei i mesi richiesti per la decorrenza della pensione.