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Cassazione: l’ispettorato del lavoro può irrogare sanzioni per violazioni del codice della strada


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Con l’ordinanza n. 18462 del 04.09.2020, la Cassazione afferma che le sanzioni per il mancato rispetto dei tempi di pause e riposo dei conducenti possono essere irrogate alla ditta di trasporti anche da parte dell’ispettorato del lavoro.

Il fatto affrontato

Il legale rappresentante di un’impresa di trasporti impugna, davanti al Giudice di Pace, gli atti di contestazione di illecito amministrativo per mancato rispetto dei tempi di guida, pausa e riposo degli autisti, rilevato - dagli apparecchi cronotachigrafi di controllo degli automezzi della ditta e dal registro di servizio - durante un'ispezione effettuata dalla Direzione Territoriale del Lavoro.
Il Tribunale accoglie la predetta domanda, deducendo l'assenza della competenza sanzionatoria in capo alla DTL relativamente alle violazioni di norme del codice della strada.

L’ordinanza

La Cassazione - nel ribaltare la statuizione del Tribunale - afferma che, in tema di violazioni delle disposizioni previste dall'art. 174 del codice della strada, l'esame dei registri di servizio e dei dischi cronotachigrafi installati sull'autoveicolo è finalizzato all'accertamento del rispetto dei limiti temporali dell'orario di lavoro e risponde, quindi, alla duplice esigenza di garantire la sicurezza della circolazione e di tutelare i prestatori addetti al settore dell'autotrasporto.

Per i Giudici di legittimità, ne consegue che la competenza a svolgere tali verifiche e ad irrogare le relative sanzioni appartiene, oltre che ai soggetti normalmente preposti alla sicurezza stradale, anche all'ispettorato del lavoro.

Su tali presupposti, la Suprema Corte accoglie il ricorso proposto dalla DTL, confermando la bontà della sanzione dalla stessa comminata.

A cura di Fieldfisher