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Min. Lavoro - Relazione annuale sul collocamento obbligatorio ex Legge 68/99


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INAPP, con la collaborazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ha pubblicato la relazione periodica sull’ andamento del collocameto obbligatorio ( Legge 68/99 )

La IX Relazione, relativa al triennio 2016-2018, è stata realizzata da Ministero e INAPP nell'ambito dell'apposita convenzione sottoscritta da INAPP e Direzione Generale per la lotta alla povertà e per la programmazione sociale del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.  

L’indagine fornisce lo scenario più aggiornato del sistema del collocamento mirato in Italia precedente all’attuale pandemia, a partire dalla quale sono stati sospese le assunzioni obbligatorie ex Legge 68/99 ( a riguardo si veda la circ. n. 19 del 21.12.2020 ).

Il rapporto evidenzi gli enormi progressi ottenuti nel corso degli anni anche sul versante della domanda del lavoro, sia pubblica che privata, nonché dei servizi di intermediazione e suggeriscono che la crescita nel tempo di avviamenti e assunzioni sia stata favorita, sia dall’adozione di percorsi personalizzati che hanno accompagnato l’inserimento delle persone con disabilità che da provvedimenti normativi di semplificazione delle procedure di assunzione.  

Un elemento subito distinguibile è il mutamento nella distribuzione degli inserimenti lavorativi tra le aree del Paese nel corso degli anni. Nella prima fase temporale, ma già dall’introduzione del nuovo modello di collocamento obbligatorio del 1999, erano le regioni del Nord Ovest industriale a sostenere l’occupazione delle persone con disabilità con i numeri maggiori (il 34% nel 2011 rappresenta il valore percentuale più alto raggiunto), accompagnate a breve distanza dal Nord Est delle piccole e medie imprese, che crescono e superano le percentuali del Nord Ovest a partire dal 2012.

Le realtà del Centro Italia (22% nel 2011, il valore più alto) e poi il Sud seguivano con percentuali molto differenti. Nel corso degli anni e col mutare dei settori trainanti e delle relative componenti dell’occupazione, l’area nord orientale ha prevalso nei numeri, fino a registrare il 49% delle assunzioni nazionali nel 2016 e distinguendosi anche per una efficace pianificazione dei servizi dedicati e per l’utilizzo integrato dei fondi disponibili.

Il Mezzogiorno incrementa le proprie assunzioni tra il 2012 e il 2015 e come già segnalato prima in merito agli avviamenti, si ritaglia le quote più significative nel biennio 2014-2015, con oltre il 30% del totale nazionale. Gli anni della crisi economica hanno condizionato l’intero Paese e ciascun territorio ha dovuto fare i conti con importanti contrazioni dell’occupazione. La temporanea uscita dalla crisi, in particolare il triennio 2016-2018, ha visto differenti capacità di recupero, comunque numericamente significative. 

Fonte: Min. Lavoro