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Hitachi sperimenta lo Smart working e rende il lavoro agile


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Con l'accordo per la sperimentazione dello Smart Working stipulato il 10.09.2019, Hitachi S.P.A. e le maggiori OO.SS. del settore metalmeccanico avviano una sperimentazione di 3 mesi, al termine della quale le parti valuteranno l'opportunità di rendere lo strumento strutturale 

Il lavoro agile è definito dalla stessa normativa di riferimento come “ modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato definita tramite accordo individuale senza precisi vincoli di orario o di luogo di lavoro, con il possibile utilizzo di strumenti tecnologici per lo svolgimento di attività lavorativa “ .

Ad essere favoriti sono molteplici fattori dell'organizzazione aziendale tra questi, primo fra tutti, la conciliazione tra la vita professionale e quella privata dei dipendenti attraverso la responsabilizzazione degli stessi e la diffusione di una cultura orientata ai risultati.

Entro l’arco di durata della sperimentazione il lavoratore potrà svolgere la propria prestazione lavorativa presso il proprio domicilio o altro luogo concordato con l’azienda. Ciò consentirà la verifica del rispetto dei parametri di legge previsti in materia di sicurezza del dipendente, di riservatezza delle informazioni trattate e di utilizzo della strumentazione di lavoro.

L’adesione al progetto sperimentale avviene su base volontaria, tramite una manifestazione di adesione resa per iscritto. In una prima fase potranno fare richiesta i dipendenti con contratto a tempo indeterminato che ricoprono specifiche posizioni. L’attività lavorativa potrà essere resa da remoto fino ad un massimo di 4 giorni al mese per un massimo di 8 ore a settimana non frazionabili e non cumulabili tra loro con altri permessi.

L’accordo prevede, inoltre, un’apposita formazione per tutti gli smart worker coinvolti nel progetto, al fine di chiarire gli obbiettivi, le modalità e  regole di svolgimento della prestazione con particolare riguardo al rispetto delle norme in materia di sicurezza sul lavoro e  utilizzo della strumentazione tecnologica assegnata.

Fonte: FIOM