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HERA Comm : Accordo con le OO.SS. su un progetto di formazione per nuove competenze


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1.Il Fondo nuove competenze: uno strumento strategico anche nel PNRR 

Il Piano Nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) è fonte di tante attese, ponendosi le “Missioni” e le misure dallo stesso previste come viatico decisivo per rilanciare lo sviluppo e, peraltro, uno sviluppo di qualità. 

Nella complessiva ed articolata struttura del Piano, un ruolo importante gioca la Missione 5: “Inclusione e coesione”

In questa parte del Piano, si punta a misure dotate di una sicura valenza sociale, ma anche capaci di assecondare l’attività delle aziende grazie alla valorizzazione del loro capitale umano, componente sempre più importante nelle profonde innovazioni e trasformazioni le interessano.

Nel Piano, le politiche del lavoro e il sostegno all’occupazione rappresentano ambiti di intervento considerati come prioritari per accompagnare le transizioni occupazionali, migliorare l’occupabilità dei lavoratori, innalzare il livello delle tutele attraverso la formazione. 

Quando poi sono più direttamente considerati “i lavoratori occupati”, ad essere considerato uno strumento strategico, tanto da prevederne il rafforzamento, è proprio il Fondo Nuove Competenze (FNC), di cui il Piano tratta come di uno strumento volto a favorire la rimodulazione dell’orario di lavoro in vista della realizzazione di progetti formativi sulla base di specifici accordi con le organizzazioni sindacali. 

Il Piano fa appropriato riferimento a FNC, sottolineando che, da una parte presuppone l’individuazione di specifici fabbisogni formativi e, dall’altra, concorre a finanziarne il soddisfacimento facendosi carico del costo delle ore trascorse in formazione, non mancando di evidenziare la possibilità di un intervento complementare dei Fondi interprofessionali relativamente ai costi diretti della formazione. 

Il Piano, inoltre, si pronuncia sulle risorse destinate a FNC, individuate in un 1 miliardo di euro derivante da REACT-EU, ossia da uno degli strumenti messi in campo dal Recovery Plan per sostenere spese per sanità, sostegno all’occupazione e aiuti per le imprese (per complessivi 47,5 miliardi). 

2. La normativa di riferimento 

Allo stato, FNC è destinatario di una normativa dovuta a più provvedimenti. 

Introdotto dall’articolo dall’art. 88 del Decreto rilancio (d.l. n. 34/2020), che attualmente ne dà la regolazione di base in una versione significativamente modificata dal successivo “Decreto Agosto (d.l. n. 104/2020), FNC, il Fondo, già a kivello normativo, è munito della “ finalità di innalzare il livello del capitale umano nel mercato del lavoro”. 

Indicazione programmatica ribadita dal decreto del Ministro del lavoro, di concerto con il Ministro dell’economia, del 9 ottobre 2020, fonte della normativa di attuazione. 

Un ulteriore punto di riferimento, rivolto direttamente alle aziende, è rappresentato dall’Avviso pubblico Fondo nuove Competenze – FNC pubblicato dall’ANPAL, che del Fondo provvede a gestire la concreta operatività a partire dalla ricezione delle istanze di contributo da parte delle aziende e dall’istruttoria delle istanze fino alla erogazione dei contributi e al monitoraggio delle attività posta in essere per la realizzazione dei progetti formativi che fruiscono del sostegno di FNC.

Come ribadisce il decreto interministeriale, il punto qualificante è rappresentato dalla destinazione di un certo numero di ore ai “percorsi formativi” con lo scopo di rispondere a “fabbisogni del datore di lavoro in termini di nuove o maggiori competenze, in ragione dell’introduzione di innovazioni organizzative, tecnologiche, di processo di prodotto o di servizi in risposta alle mutate esigenze produttive dell’impresa”

Non si tratta, dunque, di una riduzione dell’orario di lavoro ma, piuttosto, della destinazione di una frazione dell’orario di lavoro alla formazione nel limite massimo di 250 ore per lavoratore. 

Tutto si svolge all’interno dell’orario di lavoro, tanto che l’impresa datrice di lavoro continua a dovere la retribuzione anche durante lo svolgimento dell’attività formativa. Attività non di routine ma, come espressamente sottolineato, legata a quanto richiesto da processi di innovazione. 

A questa combinazione - esigenze di adeguamento delle competenze e risposte formative - è legato il sostegno pubblico, che abbraccia le quote di retribuzione relative alle ore destinate alla formazione e i connessi contributi previdenziali e assistenziali. 

3. L’accordo Hera Cmm/Organizzazioni sindacali del 20 aprile 2021 

Una volta colta la motivazione di base che giustifica la messa a disposizione di risorse pubbliche per il tramite di FNC, si dispone di una chiave di lettura degli accordi sindacali che fungono da presupposto delle domande di intervento del Fondo. 

Da questo punto di vista, l’ accordo del 20 aprile u.s. - sottoscritto da Hera con le Segreterie regionali Emilia Romagna di FILCTEM-CGIL, FEMCA-CISL, UILTEC-UIL e con la RSU - procede nel modo giusto. 

Hera Comm è una società di vendita che opera nei diversi mercati energetici e sono “innovazioni tecnologiche e di processo da introdurre”, e non ordinarie o astratte esigenze, a richiedere l’adeguamento delle competenze interne all’azienda. 

L’importanza del CRM (Customer Relationship Management) per una società di vendita è ben nota. 

Come evidenzia l’accordo sindacale, in Hera Comm si introduce un “nuovo sistema di CRM”, con una serie di riflessi su varie attività da svolgere. Che questo generi particolari fabbisogni formativi è del tutto naturale. 

Lo “sforzo di digitalizzazione” è quanto persegue la Missione 1 del PNRR, legandolo all’obiettivo “di dare un impulso decisivo al rilancio della competitività e della produttività del Sistema Paese”. 

Nel momento i cui in Hera Comm, come in tante imprese innovative, si punta allo sviluppo di competenze digitali, richieste in ambiti di attività essi stessi innovativi (come Digital Workplace, Cibersecurity, Data Analytics, Data Driven, Decision Making), si persegue una finalità coincidente con quelle tipica di FNC, ma anche in coerenza con lo sviluppo della digitalizzazione che il PNRR incentiva. 

I cambiamenti nelle relazioni con la clientela sono evidenti e diffusi e anche questo sollecita processi di adeguamento delle competenze del personale. 

L’accordo sindacale, riguardante un’azienda in “in cui la centralità del cliente è tutto”, ne fa oggetto di ulteriori interventi formativi. 

4. Risposte formative di qualità e verificabili nei risultati 

Ai fini del finanziamento da parte di FNC non basta l’astratta funzionalità della formazione all’accrescimento delle competenze. 

E’ richiesta, infatti, l’elaborazione di dettagliati progetti formativi che, fra l’altro, sono tenuti a specificare obiettivi di apprendimento in termini di competenze, destinatari, soggetti erogatori, modalità di svolgimento del percorso di apprendimento e relativa durata, modalità di messa in trasparenza e di attestazione delle competenze acquisite a stregua del sistema nazionale di certificazione delle competenze (d.lgs. n. 13/2013). 

Il “Progetto formativo” allegato all’accordo sindacale Hera Comm ben costruisce un articolato quadro di interventi formativi che, per ciascuna area (“Sviluppo delle comptenze con focus sul personale front end”; “Nuovo sistema CRM”), muove da una approfondita analisi dei fabbisogni e da valutazioni ex ante e prefigura valutazioni ex post e attestazioni delle competenze acquisite. 

La storia di attività formative intraprese da punti di partenza non conosciuti e chiuse senza verifica di (eventuali) guadagni di professionalità è, dunque, estranea a quanto viene previsto. 

Prof. Avv. Angelo Pandolfo - Fieldfisher