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Asstel – Call center: Accordo quadro su tutela del lavoro e concorrenza


operatori call center asstel
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In data 21.02.2019, Asstel e le maggiori OO.SS. del settore telecomunicazioni ( Slc-CGIL; Fistel-CISL; Uilcom-UIL ) hanno sottoscritto un accordo quadro “ Principi e Regole per il funzionamento delle attività del settore dei servizi di CRM/BPO “, per dettare nuove linee guida nella successiva definizione di regole sulla sostenibilità del settore call center e della qualità dei servizi di customer care, al fine di consolidare l’evoluzione industriale della filiera nell’ambito del CCNL delle Telecomunicazioni.

Negli ultimi anni si è assistito ad un evoluzione in chiave competitiva del segmento dei servizi di assistenza alla clientela, determinato dall’innovazione tecnologica. Questa ha avuto un deciso impatto sulle modalità di comunicazione e sui canali di contatto tra cliente e operatore, determinando la necessità di una riorganizzazione del servizio e delle competenze richieste nei call center.

Necessità a suo modo soddisfatta dall’accordo quadro “ Principi e regole per il funzionamento delle attività del settore dei servizi di CRM/BPO “ siglato da Asstel e le maggiori associazioni sindacali. Il contenuto si sviluppa seguendo 3 linee guida:

1. TUTELA DEL LAVORO:

Costo orario del lavoro: L’accordo quadro prevede che le aziende committenti dovranno fare riferimento per i nuovi affidamenti al costo medio del lavoro definito dalle Tabelle del Ministero del Lavoro per i call center;

Clausole sociali: Asstel e le organizzazioni sindacali sosterranno la diffusione delle clausole sociali per agevolare la prosecuzione dei rapporti di lavoro in caso di successione di imprese in occasione dei cambi di appalto con il medesimo committente e per la medesima attività di call center;

Formazione e qualità del servizio: Le parti condividono l’obbiettivo di migliorare la qualità del servizio valorizzando in un’ottica di sviluppo le competenze del lavoratore attraverso idonei percorsi formativi.

2. CONTRASTO ALLA CONCORRENZA SLEALE:

Incentivi pubblici: Asstel e le OO.SS. si impegnano ad individuare dei correttivi per evitare che misure temporanee come gli incentivi pubblici possano diventare causa di fenomeni di concorrenza sleale tra imprese del settore, finendo per avere riflessi negativi sia sulla stabilità occupazionale dei singoli operatori sia per le imprese beneficiarie;

Dumping contrattuale: Le parti si impegnano con determinazione a combattere il fenomeno del dumping contrattuale e, quindi, la proliferazione di contratti stipulati da soggetti non dotati dei necessari requisiti di rappresentatività.

3. POLITICHE ATTIVE E PASSIVE E FONDO DI SETTORE:

Formazione e Politiche Attive: Le Parti convergono sulla necessità di realizzare forti investimenti in formazione per aggiornare le competenze digitali dei lavoratori;

Ammortizzatori sociali: Asstel e sindacati prendono atto che l’attuale sistema di ammortizzatori sociali non è in grado di assicurare il necessario sostegno utile ad accompagnare i processi di trasformazione. Pertanto rinnoveranno la richiesta di inserimento delle attività di call center, tra quelle di cui all’art. 20, comma 2 del D.Lgs. n. 148 del 2015, consentendo l’accesso agli ammortizzatori sociale del comparto industria;

Fondo di solidarietà di settore: Al fine di supportare le politiche attive e passive del lavoro si intende promuovere la costituzione di un Fondo di Solidarietà per la filiera TLC.

Fonte: ASSTEL