Gli artt. 48-50 del decreto legislativo tipizzano e disciplinano una particolare forma di rapporto di lavoro, che lo stesso decreto indica come “Lavoro accessorio”.
Il referendum abrogativo di tali articoli, promosso dalla Cgil, è stato ritenuto ammissibile dalla Corte costituzionale, sentenza n. 28/2017.
Il referendum abrogativo riguarda tutte e tre i suddetti articoli per cui, ove il referendum si dovesse tenere e prevalesse il sì all’abrogazione, il lavoro accessorio scomparirebbe dall’ordinamento giuridico come particolare forma di lavoro.
Con l’idea che la conservazione dell’istituto, adeguatamente rivisto, possa tornare utile, sono state presentate diverse proposte di legge in Parlamento.
In relazione a tale lavoro parlamentare, presso la Commissione lavoro della Camera dei deputati sono stata audite le principali organizzazioni imprenditoriale e sindacali, che hanno depositato articolati documenti sul tema consultabili di seguito.