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Funzione Pubblica – Circ. n. 1/2020: Il Lavoro agile obbligatorio


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Con la circ. n. 1/2020, facente seguito alla direttiva n. 1/2020, il Ministero della Funzione Pubblica fornisce chiarimenti in merito alle modalità di implementazione del lavoro agile nella PA, al fine di incentivare ulteriormente modalità flessibili di svolgimento della prestazione lavorativa.

L’attuale stato di necessità, e di vera e propria emergenza in alcune zone del territorio italiano, hanno obbligato la Pubblica Amministrazione ad un ripensamento generale delle modalità di svolgimento della prestazione lavorativa, in un’ottica di superamento del telelavoro.

Il DL 2 marzo 2020, n. 9 ha sancito il definito superamento del regime sperimentale dell’obbligo di adozione delle misure organizzative per il lavoro agile, si passera ora ad una fase operativa. Il Ministero, per mezzo di CONSIP S.p.a., attuerà una serie di misure allo scopo di agevolare la diffusione dell’istituto, quale strumento per contrastare e contenere l’eccezionale emergenza. Tra queste misure, prima fra tutte, l’acquisizione delle strumentazioni informatiche necessarie ai dipendenti delle PA.

A fronte dell’ insufficienza della dotazione strumentale, verrà eccezionalmente consentito l’utilizzo della strumentazione propria dei dipendenti, pur dovendo garantire adeguati livelli di sicurezza e di protezione dei dati.

La circ. n. 1/2020 precisa ulteriori misure meno immediate come:

• soluzioni “cloud” per agevolare l’accesso condiviso a dati, informazioni e documenti;

• strumenti per la partecipazione da remoto a riunioni e incontri di lavoro (sistemi di videoconferenza e call conference);

• dell’attivazione di un sistema bilanciato di reportistica interna ai fini dell’ottimizzazione della produttività anche in un’ottica di progressiva integrazione con il sistema di misurazione e valutazione della performance.

Fonte: Funzione pubblica - Circ. n. 1/2020