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Decreto Rilancio: Le novità per lo smart working


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Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha pubblicato sul proprio sito istituzionale un comunicato con cui illustra il contenuto dell’art. 90 del DL 34/2020 ( cd. Decreto Rilancio ) riguardante il lavoro agile.

La disposizione citata re-istituisce, per i datori di lavoro del settore privato, gli obblighi di comunicazione telematica dei nominativi dei lavoratori agili e della data di cessazione della prestazioni di lavoro in modalità smart working, sospesi a seguito dell’emergenza epidemiologica.

L'art. 90 del Decreto Rilancio stabilisce che , per l'intero periodo emergenziale, i datori di lavoro del settore privato dovranno comunicare al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, in via telematica, i nominativi dei lavoratori e la data di cessazione della prestazione di lavoro in modalitàagile, ricorrendo alla documentazione disponibile sul sito.

Il Ministero evidenzia, poi, come il diritto al lavoro agile riconosciuto dall’art. 90 dipenda dal verificarsi o meno di alcune condizioni:

• I genitori lavoratori dipendenti del settore privato devono avere un figlio a carico minore di 14 anni;
• Le mansioni svolte devono essere compatibili con la modalità agile;
• Nel nucleo familiare non vi sia altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito, nei casi di sospensione o cessazione dell'attività lavorativa, o che non vi sia un genitore non lavoratore.

Nel rispetto di tali condizioni, la modalità di lavoro agile potrà essere applicata a ogni rapporto di lavoro subordinato fino alla cessazione dello stato di emergenza e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2020.

Fonte: Min. Lavoro