Sulla base di quanto prescritto dall’art. 2120 del C.C., la quota di TFR mensilmente accantonata deve essere rivalutata al termine di ogni anno.
L’operazione con la quale si ottiene il coefficiente di rivalutazione del TFR non è delle più semplici.
In primo luogo è necessario calcolare la differenza in percentuale tra il mese di dicembre dell’anno precedente e il mese in cui viene effettuata la rivalutazione. Poi al 75% di questa differenza bisogna aggiungere mensilmente un tasso fisso di 0,125. La somma costituisce il coefficiente di rivalutazione del TFR.
Nel mese di dicembre 2019, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI) considerato al netto dei tabacchi, è risultato pari a 102,5, con una variazione di +0,2 rispetto al mese di novembre.
Il coefficiente utile per la rivalutazione del trattamento di fine rapporto maturato al 31 dicembre 2018, secondo l’art. 1 della L. 297/1982, è dunque pari a 1,0179383.
In allegato le tabelle dei coefficienti per la rivalutazione del TFR dal gennaio 2003 e dei crediti di lavoro dal 1° gennaio 1990.
a cura della Redazione