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TAR Lazio: la privazione della retribuzione provoca danni gravi ed irreparabili


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Con il decreto del 02.02.2022, il TAR Lazio afferma che la sospensione della retribuzione a danno del pubblico dipendente no-vax provoca un danno grave che merita l’accoglimento dell’istanza cautelare.

Il fatto affrontato

Un dipendente pubblico ricorre giudizialmente, al fine di richiedere l’annullamento del provvedimento di sospensione, dal servizio e dalla retribuzione, fino alla comunicazione dell'avvio del primo ciclo vaccinale o della somministrazione della dose di richiamo.
Parallelamente, il medesimo chiede anche l'annullamento di tutta un'altra serie di provvedimenti che impongono la certificazione verde a certe categorie di lavoratori e di tutti gli atti presupposti, collegati, antecedenti e posteriori, con condanna, altresì, dell'Amministrazione datrice al risarcimento dei danni subiti e subendi.

Il decreto

Il TAR Lazio accoglie l'istanza cautelare avanzata, in quanto la sospensione della retribuzione e, quindi, della principale fonte di sostentamento di vita produce un pregiudizio grave ed irreparabile.

Detto provvedimento, continua il decreto, viene assunto anche in relazione al fatto che vengono sollevate questioni relative a profili di illegittimità costituzionale delle norme che impongono la certificazione vaccinale a certe categorie di lavoratori pubblici.

Il TAR fissa, dunque, l’udienza per la trattazione collegiale.

A cura di Fieldfisher