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Contratto di espansione : Al via in TIM s.p.a. nuovo progetto di formazione e riqualificazione


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In data 17 maggio, Tim, Unindustria Roma e le Organizzazioni sindacali di settore hanno sottoscritto un contratto di espansione nell’ambito del quadro normativo di cui all’art. 41 del d.lgs. n. 148/2021 così come modificato dalla Legge di bilancio 2021

Il contratto, funzionale al processo di trasformazione tecnologica del principale operatore italiano del settore delle telecomunicazioni, è accompagnato da un articolato Progetto di formazione e riqualificazione che ne costituisce parte integrante. 

Come viene sottolineato nella premessa, il contratto e l’allegato progetto formativo sono legati Piano industriale 2021-2023 incentrato sulla strategia del Beyond Connectivity attraverso cui l’azienda intende cogliere anche tutte le opportunità derivanti dai servizi che vanno oltre la tradizionale connettività. 

Avendo l’esigenza sviluppare il processo di trasformazione aziendale e assicurare il necessario aggiornamento delle competenze tecnico-professionali delle personale nonché di acquisire profili professionali compatibili con il piano di riorganizzazione, il contratto prevede: 

Programma assunzionale per complessive 650 unità con contratto a tempo indeterminato da realizzare nel biennio 2021/2022 (330 nel 2021;320 nel 2022). Le assunzioni riguarderanno profili professionali compatibili con il piano di riorganizzazione e interesseranno tutte le principali funzioni aziendali. Al programma di assunzioni attuativo del contratto di espansione, si aggiungono ulteriori 100 assunzioni nella società Telecontact;

Progetto di formazione e riqualificazione centrato sia sul reskilling delle competenze sia su percorsi finalizzati all’acquisizione di nuove competenze di ruolo. L’impegno formativo coinvolgerà tutte le persone interessate dalle riduzioni orarie (circa 34.700 unità) per un totale di ore di formazione complessivo compreso tra 1,2 e 1,4 milioni;

Riduzione dell’orario di lavoro a decorrere dal 24 maggio 2021, con due distinte percentuali (3,5% e 12,1%) differenziate per strutture organizzative, con anticipazione del trattamento di integrazione salariale alle normali scadenze di paga da parte dell’azienda; 

Parità di genere: TIM si è impegnata a garantire il rispetto del principio della parità di genere, con riferimento sia alle assunzioni sia ai percorsi formativi, in coerenza con le attuali politiche aziendali. 

A seguito della stipula del contratto di espansione, acquisiscono efficacia anche le ulteriori previsioni di cui all’intesa preliminare e degli accordi a latere sottoscritti il 23 aprile u.s. ed in particolare: 

Dinamica degli assetti professionali e adeguamento dei regimi di orario individuali:  

TIM si è impegnata a realizzare, nel triennio 2021-2023: 

• 1300 passaggi dal livello 4 al livello 5;

• 150 passaggi dal livello 5 al livello 5S/6; 

Inoltre, con specifico riferimento al personale impegnato in attività di “progettazione di rete e impianti tecnologici” sono previsti, sempre nel triennio 2021-2023: 

• 150 passaggi dal livello 5 al livello 5S;
• 400 passaggi dal livello 5S al livello 6; 

Con specifico riguardo al personale Part Time, l’azienda ha previsto di realizzare – nel triennio 2021-2023 – incrementi del 25% dell’orario di lavoro per un totale di 400 lavoratori a tempo parziale (es. da PT 50% a PT 75% e da PT 75% a FT). 

Quale futuro per il contratto di espansione ?

Con il via libera del Consiglio dei Ministri al decreto Sostegni bis, la platea dei beneficiari dello strumento si allarga alle PMI con almeno 100 dipendenti. L'abbassamento della soglia rappresenta una novità di rilievo in vista dello sblocco dei licenziamenti tra giugno e ottobre prossimo. 

Il contratto di espansione è stato introdotto dal decreto Crescita come uno strumento a sostegno dei processi di reindustrializzazione e riorganizzazione delle grandi imprese con un organico superiore a 1.000 unità, attraverso un mix di interventi: il prepensionamento dei lavoratori che si trovino a non più di 60 mesi dal conseguimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia o anticipata, l'accesso alla cassa integrazione straordinaria per quelli che non possono usufruire dello scivolo di cinque anni, la formazione per i dipendenti le cui competenze devono essere aggiornate e nuove assunzioni di risorse umane qualificate e specializzate in linea con le nuove esigenze dell'azienda. 

La Legge di Bilancio 2021 ha allargato, solo per l'anno in corso, la platea dei beneficiari alle aziende con almeno 500 dipendenti, soglia che scende a 250 addetti per l'accesso allo scivolo pensionistico. Con l'abbassamento della soglia dimensionale per l'accesso allo strumento a 100 addetti, lo strumento tornerà utile anche alle piccole e medie imprese per affrontare le transizioni occupazionali che presumibilmente si verificheranno con il venire meno della cassa integrazione Covid gratuita e del blocco dei licenziamenti. 

L'accesso alla misura è subordinato a una procedura di consultazione finalizzata a stipulare in sede governativa il contratto di espansione con il Ministero del Lavoro e con i sindacati, previa verifica del progetto di formazione e di riqualificazione, del numero delle nuove assunzioni e della copertura finanziaria. L'azienda che intende utilizzare lo strumento deve prima di tutto definire i seguenti aspetti : 

  • numero e profili professionali dei lavoratori da assumere per realizzare il processo di reindustrializzazione o riorganizzazione aziendale,
  • cronoprogramma delle nuove assunzioni e durata a tempo indeterminato dei contratti di lavoro, compreso il contratto di apprendistato professionalizzante,
  • riduzione complessiva media dell'orario di lavoro e numero dei lavoratori in organico interessati dalla CIGS, prevista per un periodo massimo di 18 mesi,
  • numero dei lavoratori che si trovino a non più di 60 mesi dal conseguimento del diritto alla pensione di vecchiaia e che possono accedere allo scivolo di 5 anni, percependo dall'azienda, a fronte della risoluzione del rapporto di lavoro e fino al raggiungimento del primo diritto a pensione, un'indennità mensile ( eventualmente coprensiva della NASpI ), commisurata al trattamento pensionistico lordo maturato dal lavoratore al momento della cessazione del rapporto di lavoro.

Fonte: TIM