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CISL - Audizione in Commissione su Reddito di cittadinanza e Quota 100


Anche CGIL, CISL e UIL espongono le proprie riflessioni durante l’audizione svolta presso la Commissione XI° Lavoro del Senato nell’ambito dell’iter di conversione del DL 28 gennaio 2019, n. 4  recante disposzioni su Reddito di Cittadinanza e Quota 100

Per quanto riguarda Quota 100, i sindacati rilevano che potrà rappresentare un’opportunità più per i lavoratori e le lavoratrici con carriere continue e strutturate, piuttosto che per coloro che hanno una carriera caratterizzata da discontinuità lavorativa. Dunque alcuni lavoratori appartenenti a settori come quello edile e agricolo, non ne trarranno alcun giovamento. Inoltre la reintroduzione del meccanismo delle finestre è penalizzante e lo è soprattutto per i lavoratori del settore pubblico, in quanto la finestra di accesso alla pensione è di 6 mesi.

Il Reddito di Cittadinanza viene considerato certamente come una misura epocale in grado di poter combattere efficacemente la povertà. Ma il collegamento tra contrasto alla povertà e politiche attive, fa del Reddito una misura ibrida che coniuga in modo forzato la condizione di povertà, quale requisito di accesso alle prestazioni, con le politiche attive.

Forte è, poi la preoccupazione che le risorse stanziate non siano sufficienti a garantire le prestazioni per tutti i richiedenti. Per giunta desta qualche perplessità la precarietà in cui verseranno i 6.000 navigator che dovranno essere assunti da ANPAL. Ciò potrebbe innescare una vera e propria “guerra tra poveri” .

Fonte: CISL