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Consiglio dei Ministri - approvato il disegno di legge di bilancio 2023


Il Consiglio dei Ministri nella giornata di ieri ha approvato il disegno di legge di bilancio 2023 . Si tratta di un preliminare che ora andrà sottoposto al parere dell’ Unione Europea. Solo successivamente ci sarà la presentazione alle Camere con la fase emendativa in Parlamento che dovrà concludersi entro il 31 dicembre 2022 con la necessaria approvazione del provvedimento . 

Giorgia Meloni, intervenuta in conferenza stampa per presentare il testo del nuovo disegno di legge di bilancio 2023 , si è detta “molto soddisfatta” per il fatto che il governo abbia scritto e approvato una legge di Bilancio che “racconta una visione politica”. “ L’ approccio che abbiamo avuto – racconta la premier - è quello di un bilancio familiare, quando mancano le risorse, non sei li a preoccuparti per il consenso ma su cosa sia giusto fare “. E aggiunge “ E’ una manovra coraggiosa figlia di scelte politiche che scommette sul futuro “. 

Basandosi su un approccio prudente e realista, e tenuto conto della situazione economica e della sostenibilità della finanza pubblica, il fabbisogno quantificato dall’Esecutivo corrisponde a 35 miliardi di euro, destinati per la gran parte a interventi di sostegno per famiglie e imprese a contrasto del caro energia e dell’aumento dell’inflazione. 

Nel dettaglio, circa 21 miliardi di euro sono stati dedicati a tale capitolo, a fronte del quale c’è stata anche una revisione della tassa sugli extraprofitti. In questi giorni, infatti, il ministero dell’Economia ha lavorato per rivedere tale tassa già nel 2023, portando l’attuale aliquota del 25% al 35%. Una decisione supportata dalla recente sentenza del Tar del Lazio, che proprio in questi giorni ha ritenuto inammissibili i ricorsi proposti dalle aziende energetiche contro l’atto con cui l’Agenzia delle Entrate le obbligava al pagamento del contributo straordinario. 

Nel 2023, quindi, si punterà maggiormente sulla tassa sugli extraprofitti, per la quale tra l’altro c’è anche un cambiamento della base imponibile, in quanto verrà adottato un modello Ires: la tassazione dovuta, infatti, verrà calcolata non più sul differenziale tra i saldi Iva, ma sugli utili. Il tutto servirà a finanziare gli aiuti per famiglie e imprese. 

Nel dettaglio fanno seguito le misure previste dal disegno di Legge di Bilancio : 

In materia fiscale, è stato deciso di estendere la flat tax fino a 85.000 euro per autonomi e partite Iva e di ampliare le misure per la detassazione ai premi dei dipendenti, oltre a intervenire con una “tregua fiscale” per cittadini e imprese che in questi ultimi anni si sono trovati in difficoltà economica anche a causa delle conseguenze del COVID-19 e dell’impennata dei costi energetici con la previsione sia di sconti sulle cartelle che la loro cancellazione fino al 2015. Deciso quasi sicuramente anche la previsione di una  piccola sanzione, pari solo al 5% dell’importo dovuto, per le cartelle sopra i 3.000 euro. Ma non solo, al vaglio anche la possibilità di una nuova rateizzazione dei pagamenti per chi non è riuscito a saldare in tempo negli ultimi 3 anni, in aggiunta alla “Rottamazione Quater” . 

Sul fronte pensioni la Legge di Bilancio 2023 prevede tre iniziative. La prima consiste nell’avvio di un nuovo schema di anticipo pensionistico per il 2023 che consente di andare in pensione con 41 anni di contributi e 62 anni di età anagrafica (quota 103) mentre per chi decide di restare a lavoro una volta raggiunti i requisiti di pensionamento è prevista una decontribuzione del 10% della quota a carico dipendente . La Legge di Bilancio 2023 prevede inoltre la proroga di Opzione Donna con la possibilità di andare in pensione a 58 anni con due figli, o 59 con un figlio o 60 negli altri casi. Confermata anche l’ Ape Sociale per i lavori usuranti. 

In materia di lavoro si segnala la previsione di agevolazioni per assunzioni e trasformazioni a tempo indeterminato con una soglia di contributi fino a 6 mila euro per chi ha già un contratto a tempo determinato e in particolare pe le donne under 36 e per i percettori del reddito di cittadinanza. La Legge di Bilancio 2023 prevede inoltre una maggiorazione per il solo anno entrante del 50% per il primo anno dell’assegno unico per le famiglie con 3 o più figli. In ambito fiscale e’ prevista inoltre una detassazione dei premi produttività  con aliquota al 5% per importi fino a 3.000 euro e l’introduzione per i lavoratori autonomi di una flat tax incrementale al 15% con una franchigia del 5% e un tetto massimo di 40.000 euro. Il Governo sarebbe orientato anche a rendere strutturale l’intervento del DL Aiuti quater con cui è stata innalzata la soglia dei fringe benefit a 3.000 euro. Per quanto riguarda il cuneo fiscale dei lavoratori dipendenti si va verso una replica del taglio di 2 punti per i redditi fino a 35mila euro, mentre il taglio sarà incrementato di un altro punto, fino a 3 punti, per le fasce più fragili, quelle con un reddito inferiore a 20mila euro. 

Il disegno di Legge di Bilancio 2023 prevede una stretta al reddito di cittadinanza. Dal 1° gennaio 2023 alle persone tra 18 e 59 anni (abili al lavoro ma che non abbiano nel nucleo disabili, minori o persone a carico con almeno 60 anni d’età) è riconosciuto il reddito nel limite massimo di 7/8 mensilità invece delle attuali 18 rinnovabili. E’ inoltre previsto un periodo di almeno sei mesi di partecipazione a un corso di formazione o riqualificazione professionale. In mancanza, decade il beneficio del reddito. Si decade anche nel caso in cui si rifiuti la prima offerta congrua. 

Sul piano dei costi energetici la Legge di bilancio 2023 conferma l’eliminazione degli oneri impropri delle bollette, rifinanziato fino al 30 marzo 2023 il credito d’imposta per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale che per bar, ristoranti ed esercizi commerciali salirà dal 30% al 35% mentre per le imprese energivore e gasivore dal 40% al 45%. 

Per le famiglie più fragili è stato confermato e rafforzato il meccanismo che consente di ricevere il bonus sociale bollette, con un innalzamento della soglia Isee da 12.000 euro a 15.000 euro. Il disegno di legge di bilancio 2023 prevede inoltre: 

  • la riduzione dell’Iva dal 10 al 5% per i prodotti per l’infanzia e per l’igiene intima femminile;
  • l’istituzione di un fondo di 500 milioni di euro destinato alla realizzazione di una “Carta Risparmio Spesa” (una sorta di “buoni spesa”) per redditi bassi fino a 15mila gestita dai comuni e volta all’acquisto di beni di prima necessità, da utilizzare presso punti vendita che aderiscono all’iniziativa con un’ulteriore proposta di sconto su un paniere di prodotti alimentari;

Per le scuole paritarie è previsto il ripristino del contributo (70 mln) mentre con ogni probabilità in fase emendativa saranno stanziati almeno 300 milioni di euro per i contratti con i docenti e per l’organico aggiuntivo. 24 mld di euro è la cifra stanziata per il finanziamento del trasporto disabili.

Per il comparto sanità e per gli enti locali, compreso il trasporto pubblico locale, vengo stanziati circa 3,1 miliardi. 

Dal 1° gennaio 2023 il tetto per l’uso del contante salirà da 1.000 a 5.000 euro. 

Il disegno di Legge di bilancio 2023 prevede anche un interessante progetto per la riattivazione della società del ponte sullo stretto di Messina attualmente in liquidazione. 

Per le imprese è prevista inoltre : la sospensione anche per il 2023 dell’entrata in vigore di plastic e sugar tax, le imposte sui prodotti in plastica monouso e sulle bevande zuccherate; il rifinanziamento del fondo per 1 miliardo per il 2023 che garantisce tutte le operazioni finanziarie direttamente finalizzate all’attività d’impresa concesse da un soggetto finanziatore (banca o altro); la proroga del credito imposta per favorire la quotazione pmi in borsa.