Stampa

Corte di Giustizia Europea: illegittimi gli sgravi contributivi che falsano la concorrenza


icona

Con la sentenza emessa, il 29.07.2019, nella causa C-659/17, la Corte di Giustizia dell’Unione Europea afferma che gli aiuti concessi dall’Italia - in forma di sgravi contributivi - per favorire l’occupazione, sono illegittimi, in quanto falsano la concorrenza rafforzando la posizione finanziaria e le possibilità d’azione delle imprese beneficiarie rispetto alle loro concorrenti.

Il fatto affrontato

A seguito della decisione 2000/128 - con cui la Commissione Europea ha dichiarato incompatibile con il divieto enunciato dall’art. 107 del TFUE relativo agli aiuti di Stato, la normativa italiana che prevedeva l’esenzione totale degli oneri sociali per due anni in favore delle imprese che avessero assunto giovani disoccupati mediante contratti di formazione e lavoro - l’INPS notifica ad un’azienda di trasporto pubblico due avvisi di pagamento per la restituzione dei contributi omessi in ordine alle assunzioni effettuate, tra il 1997 ed il 2001, con la citata modalità.
La società impugna giudizialmente detti atti ed il contenzioso arriva dinanzi alla Cassazione, la quale decide di sospendere il procedimento e di sottoporre alla CGUE una questione pregiudiziale circa l’applicabilità della decisione 2000/128 anche nei confronti di quei datori di lavoro esercenti attività in regime di sostanziale non concorrenza, in ragione della esclusività del servizio prestato.

La sentenza

La Corte di Giustizia rileva, preliminarmente, che devono essere considerati illegittimi gli aiuti Stato che concedono agevolazioni in funzione del luogo di insediamento dell’impresa beneficiaria e del settore di appartenenza.
Ciò in quanto gli stessi determinano un beneficio per le imprese che hanno la possibilità di fruire di riduzioni maggiori di quelle accordate a società concorrenti.

I Giudici ritengono, infatti, che gli aiuti diretti a sgravare un’impresa dai costi cui avrebbe dovuto normalmente far fronte nell’ambito delle proprie normali attività falsano le condizioni di concorrenza.

Su tali presupposti, la CGUE dichiara che la decisione 2000/128/CE - relativa al regime di aiuti concessi dall’Italia per interventi a favore dell’occupazione - dev’essere interpretata nel senso che essa si applica, in linea di massima, a tutte le imprese.
Fermo restando il dovere dello Stato membro di verificare, in ciascun caso specifico, se il beneficio concesso fosse tale da falsare realmente la concorrenza.

A cura di Fieldfisher