Con l’ordinanza n. 28359 del 15.10.2021, la Cassazione afferma che, al fine di revocare le agevolazioni contributive previste in favore delle imprese che assumono apprendisti, non è sufficiente che il lavoratore sia assente ad un corso di formazione, essendo invece necessario un inadempimento con un’obiettiva rilevanza nella qualificazione teorica e pratica del dipendente.
Il fatto affrontato
L’imprenditore impugna giudizialmente il verbale ispettivo con il quale l’INPS aveva contestato la decadenza dalle agevolazioni contributive relative ad una apprendista che non aveva partecipato alla formazione esterna all'azienda, benché convocata dal competente Centro per l'impiego.
La Corte d’Appello rigetta la predetta domanda, sul presupposto che, nel caso di mancata partecipazione degli apprendisti alle iniziative di formazione esterna organizzate da parte dell'amministrazione pubblica competente, all’azienda non spettano le relative agevolazioni contributive.
L’ordinanza
La Cassazione - nel ribaltare la statuizione della Corte d’Appello - rileva preliminarmente che, in tema di contratto di apprendistato, la decadenza dalle agevolazioni contributive può ritenersi realizzata solo nel caso in cui, sulla base della concreta vicenda, l'inadempimento datoriale abbia un'obiettiva rilevanza.
Secondo i Giudici di legittimità, detta ipotesi viene integrata in caso di totale mancanza di formazione, teorica e pratica, ovvero in presenza di una attività formativa carente o inadeguata rispetto agli obiettivi indicati nel progetto di formazione e, quindi, trasfusi nel contratto.
Per la sentenza, ne consegue che spetta al giudice valutare la gravità dell'inadempimento, giungendo a dichiarare la decadenza dalle agevolazioni in tutti i casi di inosservanza degli obblighi di formazione di non scarsa importanza.
Su tali presupposti, la Suprema Corte accoglie il ricorso proposto dall’imprenditore, a fronte dell’episodica omessa formazione in favore dell’apprendista.
A cura di Fieldfisher