L’INPS, con il messaggio n. 347 del 24 gennaio 2018, fornisce alcuni chiarimenti riguardo la possibilità delle Regioni e Province Autonome di finanziare percorsi di politica attiva, ricorrendo alle risorse residue a loro assegnate per gli ammortizzatori sociali in deroga negli anni 2014-2015-2016.
Il Ministero del Lavoro, con nota n. 6077 del 10 aprile 2017, ha stabilito che solo una volta completato il processo di decretazione da parte di Regioni e Province Autonome, le stesse potranno utilizzare le risorse residue per misure di politica attiva. I residui sono dunque determinati dalla differenza tra i decreti di assegnazione e gli impegni corrispondenti ai trattamenti in deroga autorizzati.
L’intervento chiarificatore, realizzato con il mess. n. 347 del 24.01.2018, è stato reso opportuno in seguito alle obbiezioni mosse dalle Regioni riguardo il criterio di quantificazione dei residui ritenuto penalizzante per non essere tarato sulla spesa reale corrispondente ai trattamenti in deroga effettivamente usufruiti.
Nell’occasione, l’INPS precisa che è legittima la richiesta delle Regioni di quantificare le risorse sulla base di quanto effettivamente speso, tenuto conto della differenza tra quanto previsto dalle determine di autorizzazione e l’effettivo utilizzo delle risorse. E’ tuttavia necessario che, prima, la Regione disponga la cessazione degli effetti finanziari dei propri decreti, dando mandato all’Istituto di non procedere con ulteriori pagamenti. Solo dopo, l’Istituto potrà provvedere alla quantificazione dei residui disponibili tenendo conto della spesa effettivamente sostenuta.