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Unioncamere & ANPAL – Bollettino Excelsior Informa agosto – ottobre 2018


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Pubblicato in data 30 agosto, il Bollettino Excelsior Informa agosto – ottobre 2018. Il bollettino, promosso da Unioncamere, in collaborazione con ANPAL, offre un monitoraggio delle previsioni occupazionali delle imprese private dell’industria e dei servizi, in grado di fornire informazioni tempestive per l’organizzazione di percorsi formativi e di politiche attive.

Cresce di oltre un punto percentuale la quota di imprese che hanno programmato assunzioni rispetto ad agosto di un anno fa (10,7% contro il 9,5%) e, tra queste, solo quelle più piccole registrano aumenti del tasso di entrata (ovvero del rapporto tra numero di ingressi previsti e dipendenti delle imprese) che passa dal 2,3% dello scorso anno al 2,7% di quest’anno.

Dal punto di vista tendenziale (cioè rispetto allo stesso periodo del 2017) sono in aumento ad agosto anche le opportunità di trovare lavoro: 229mila le entrate programmate, + 6,5% rispetto allo stesso mese del 2017. E’ soprattutto il Sud, complice il buon andamento delle attività legate al turismo, ad incrementare la domanda lavorativa (+12,2%), seguito dal Nord Est (+8,0%) e Nord Ovest (+6,6%). In controtendenza, invece, la richiesta nel Centro Italia (-3,3%). Rispetto al mese di luglio 2018, quindi in un’ottica congiunturale, naturalmente le imprese che assumono e le entrate complessive previste nel mese di agosto diminuiscono per ragioni legate alla stagionalità.

E’ il settore dei servizi a prevedere un numero nettamente maggiore di ricerche di personale per agosto, che potrebbero dare luogo a 166mila contratti (il 72% del totale) di cui quasi 58mila nel settore dei servizi alle imprese e circa 44mila nel turismo.

Tra le figure professionali più ricercate e difficili da reperire troviamo fabbri, saldatori, montatori, meccanici artigianali e operai per lavorazioni metalliche. Una difficoltà che si somma alla ormai persistente complessità di ricerca di profili professionali ad elevata specializzazione e tecnici ingegneristici e informatici oltre che di estetisti e, anche a causa della stagionalità, di addetti alla ristorazione. Un quadro caratterizzato, insomma, da un mismatch che può mettere a rischio la produzione di importanti settori del made in Italy.

Fonte: Unioncamere