L’ ISTAT ha pubblicato la nota mensile sull’andamento dell’economia con i dati aggiornati al mese di gennaio 2020.
L’indeterminazione sul percorso di riduzione dei dazi tra Cina e Usa e quella sui futuri accordi commerciali tra Regno Unito e Ue, anche a seguito dell’approvazione della Brexit, continuano a costituire un freno agli scambi commerciali. A questo contesto si sono aggiunti, a partire dalla seconda metà di gennaio, i limiti alla circolazione delle merci e delle persone imposti per contenere la diffusione dell’epidemia del coronavirus.
Sul fronte dei dati macroeconomici, in un contesto internazionale caratterizzato da debolezza congiunturale ed elevata incertezza, la nota mensile sull’andamento dell’economia ISTAT dipinge nel mese di gennaio 2020 un contesto internazionale caratterizzato da debolezza congiunturale ed elevata incertezza. L’economia cinese si è confermata in decelerazione anche nel quarto trimestre e la crescita del Pil nel 2019 è stata la più debole da circa 30 anni. Dal canto suo l’area euro, compresa ovviamente anche l’Italia, ha seguito i trend con un deciso rallentamento dei ritmi produttivi.
Sul versante mercato del lavoro, la nota mensile sull’andamento dell’economia registra a dicembre una riduzione dell’occupazione (59,2%, -0,1 punti percentuali rispetto al mese precedente), ma nel corso del 2019 le condizioni del mercato del lavoro sono migliorate significativamente. Nonostante ciò, l’accostamento tra le dinamiche annuali del mercato del lavoro e quelle del Pil sembra suggerire una possibile riduzione della produttività del lavoro nei prossimi mesi.
A inizio anno, sia per l’Italia sia per l’area euro, l’inflazione ha mostrato una nuova risalita, ma le attese per i prossimi mesi suggeriscono il proseguimento della fase di moderazione dei prezzi.
Fonte: ISTAT – Nota mensile sull’andamento dell’economia dicembre 2020