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Esonero contributivo lavoratrici madri al vaglio della Consulta. Via libera con riserve.


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La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 159/2025, è intervenuta su alcune questioni di legittimità in merito all’esonero contributivo per le lavoratrici madri introdotto dalla legge n. 213/2023.

La questione di legittimità è stata sollevata dal Tribunale di Milano relativamente al regime delle esclusioni, operate dalla norma per le le lavoratrici con contratto a termine, le lavoratrici domestiche e extracomuniatrie ( art. 1, commi 180 e 182, della L. 213/2023 ).  

 La Corte ha ritenuto legittime le esclusioni fornendo le seguenti motivazioni : 

1.       l’ esclusione delle lavoratrici con contratti a termine non risulta discriminante data la natura sperimentale dell’esonero per il triennio 2024 – 2026. Inoltre, la successiva Legge di bilancio ha introdotto dapprima un nuovo esonero contributivo, spettante sia alle lavoratrici con contratto a termine che indeterminato, salvo poi, con l’entrata in vigore del D.L. n. 95/2025, trasformare tale esonero in un’indennità esentasse;

2.       Per le lavoratrici domestiche, l’esclusione non è discriminante stante l’esigua contribuzione che già versano in considerazione della natura non imprenditoriale dell’attività svolta; 

3.       Le medesime argomentazioni valgono anche per le lavoratrici extracomunitarie.

Tuttavia, come spesso succede, la Corte coglie l’occasione per alcune riflessioni.

Viene osservato che la ratio della norma non è sufficientemente chiara in quanto l’esonero spetta a tutte le lavoratrici a prescindere dal reddito. L’osservazione assume rilievo tanto più se si considera che, in caso di part time,  l’esonero contributivo non è rimodulabile, agevolando in ultima istanza le lavoratrici con più rapporti di lavoro che possono sfruttare il massimale di 3.000 euro l’anno per ciascun rapporto di lavoro.

Pur confermando quindi la piena legittimità della misura, in ragione del fatto che la tecnica della normazione temporanea e sperimentale ben può essere funzionale ad una più adeguata configurazione del beneficio attribuibile in ragione delle risorse disponibili, la Consulta esorta il Legislatore a dare coerenza sistematica all’intervento di sostegno alle lavoratrici madri, identificando interventi strutturali che abbiano capacità di sostenere appieno la maternità.

WST Law & Tax