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Premi produttività : Agevolazioni fiscali e contributive, come funzionano ?


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La Legge di Stabilità 2016 ha previsto una tassazione agevolata, con imposta sostitutiva del 10%, per i premi di risultato e le somme erogate sotto forma di partecipazione agli utili dell’impresa, entro il limite di 2mila euro lordi (2.500 euro per le aziende che coinvolgono pariteticamente i lavoratori nell’organizzazione del lavoro) in favore di lavoratori con redditi da lavoro dipendente fino a 50mila euro. 

A seguito della pubblicazione del decreto interministeriale del 25 marzo 2016, relativo alla detassazione dei premi di produttività, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha reso disponibile la procedura per il deposito telematico dei contratti aziendali e territoriali. 

La Legge di Bilancio 2017 ha poi aggiornato il regime di detassazione dei premi di risultato e la disciplina dell’opzione per il cosiddetto 'welfare aziendale' previsti dalla Legge di Stabilità 2016, aumentando da 2mila a 3mila euro - e da 2.500 a 4mila euro nel caso di coinvolgimento paritetico dei lavoratori nell’organizzazione del lavoro - l’ammontare dei premi soggetti ad imposta sostitutiva dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e delle relative addizionali nella misura del 10%. 

Inoltre, la manovra 2017 ha ampliato la platea dei destinatari della misura, innalzando da 50mila a 80mila euro la soglia massima di reddito da lavoro dipendente di cui devono essere titolari i soggetti beneficiari nell’anno precedente a quello di percezione dei premi. 

Il decreto-legge n. 50-2017 ha invece modificato la normativa riguardante la tassazione agevolata dei premi di risultato introducendo anche una decontribuzione degli stessi entro il limite generale di 3mila euro e con riferimento ad una quota dei premi di risultato non superiore a 800 euro. 

Nello specifico, la normativa prevede:

  1. una riduzione, pari a venti punti percentuali, dell'aliquota contributiva IVS a carico del datore di lavoro;
  2. l'esclusione di ogni contribuzione a carico del dipendente;
  3. la corrispondente riduzione dell'aliquota di computo per il calcolo del trattamento pensionistico.

I premi interessati alla riduzione contributiva sono quelli erogati da datori di lavoro privati ai lavoratori subordinati, qualunque sia la tipologia contrattuale e la modalità di svolgimento del rapporto (part-time, intermittente, tempo determinato, somministrazione, apprendistato). 

Le ultime novità sono arrivate con la legge di Bilancio 2023, che ha previsto la riduzione dal 10% al 5% dell'aliquota dell'imposta sostitutiva sulle somme erogate nel 2023 sotto forma di premi di risultato o di partecipazione agli utili d'impresa ai lavoratori dipendenti del settore privato.