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Incentivo al posticipo del pensionamento. L’ Agenzia delimita il perimetro della non imponibilità.


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L’Agenzia delle entrate torna sulla disposizione che consente al lavoratore prossimo alla pensione, di rinunciare alla propria quota di contribuzione per ricevere direttamente in busta paga l’accredito dei contributi non versati, posticipando così il proprio pensionamento.

L’ incentivo al posticipo del pensionamento è stato Introdotto dalla legge di Bilancio 2023, la misura è stata successivamente ritoccata dalla legge di Bilancio 2025 che ha ampliato la platea dei lavoratori che possono accedere all’incentivo. Attualmente, quindi, la disposizione riguarda sia i lavoratori che maturano il diritto alla pensione anticipata flessibile (in pratica quota 103) sia quelli che raggiungono la pensione anticipata (cioè 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne).

Con la risposta n. 247/2025, l’ Agenzia delle Entrate ha chiarito che, n linea con le indicazioni fornite nella risoluzione n. 45/ 2025, il regime di non imponibilità (articolo 51, comma 2, lettera i­bis), del Tuir) può  applicarsi anche ai lavoratori dipendenti iscritti a forme ''esclusive'' di assicurazione generale obbligatoria, compresi i dipendenti iscritti alla Gestione pubblica, che esercitano il diritto di rinuncia ai contributi. 

WST Law & Tax