Stampa

ANPAL Obbiettivi 2019 per le politiche attive: un passo verso il potenziamento dei Centri per l’Impiego.


icona

Con la deliberazione n. 44/2018, ANPAL ha approvato la proposta di decreto funzionale alla definizione degli obbiettivi 2019 e delle linee guida triennali 2019-2021 in materia di politiche attive.

La proposta di decreto dovrà ora essere esaminata dal Ministro del Lavoro e passare poi al vaglio della Conferenza Permanente per i Rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome, come previsto dall’art. 2 d.lgs. n. 150/2015.


Per un confronto con gli obbiettivi annuali 2018 e triennali 2018-2020 leggi anche: 

Politiche attive del lavoro: Livelli essenziali delle prestazioni (cd. LEP) e obiettivi triennali ed annuali


In allegato alla proposta sono inoltre state definite:

La Strategia dei servizi pubblici per l’impiego nei confronti dei datori di lavoro, elaborata ricorrendo anche ad una consultazione on line dei diretti interessati;

• La Strategia per l’integrazione dei disoccupati di lungo periodo nel mercato del lavoro, dando attuazione alla raccomandazione UE 2016/ c 67/01 del 16.02.2016

I due allegati devono considerarsi funzionali agli obbiettivi definiti nella proposta di decreto e propedeutici al percorso triennale di efficientamento dei centri per l’impiego, al fine di ridurre la durata media della disoccupazione.

Vista anche l’imminente entrata a regime del reddito di cittadinanza, la riforma dei centri per l’impiego  diventa una necessità, dovendosi assicurare che il Servizio Pubblico per il Lavoro diventi un “ providers di servizi fra domanda e offerta di lavoro“ in grado di combinare valorizzazione e promozione delle competenze dei lavoratori con le esigenze dei datori di lavoro. Tale comune obbiettivo è peraltro espressamente previsto dal D.m. n. 4/2018, che all’art. 1, c. 1, lett. l), promuove “iniziative volte a stabilire una continua e reciproca interazione con i datori di lavoro fra CPI e micro, piccole e medie imprese”.

Come riportato nel art. 1 della proposta, l’ANPAL si propone di seguire un percorso triennale di efficientamento che porterà ad una riduzione della durata media della disoccupazione. Ovviamente, anche in previsione del ruolo che dovranno assumere i Centri per l’Impiego nell’erogazione del reddito di cittadinanza, è stato ritenuto opportuno sarà necessario rivedere o implementare alcune procedure già previste dal D.Lgs. n. 150/2015. Tra queste le procedure informatiche per la gestione unitaria della Scheda Anagrafica Professionale ( SAP ) e per lo sviluppo della cooperazione applicativa per lo scambio di informazioni tra sistemi informativi delle Regioni e delle Province Autonome, dell’ANPAL, dell’INPS e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

A seguire, l’art. 2 è dedicato agli obbiettivi per il 2019 articolati su quattro punti chiave relativi a: sviluppo di procedure informatizzate (punto b), definizione e attuazione di strategie comuni (punto c) e di strumenti integrati e coordinati di politica attiva del lavoro ( punto d ). In previsione dell’attuazione del reddito di cittadinanza e del particolare sforzo che verrà richiesto alle strutture territoriali, il “punto a” prevede una serie di misure specifiche per il potenziamento della rete di servizi sulla quale lo Stato impegnerà un miliardo di euro nel 2019 impiegati nel:

  • Rafforzamento dell’organico dei CPI; 
  • Sviluppo delle competenze degli operatori attraverso appositi piani formativi; 
  • Definizione di modalità di trasferimento delle risorse finanziari a ciscun CPI, sulla base degli standard di servizio; 
  • Definizione di modalità di monitoraggio sull’erogazione dei livelli essenziali delle prestazioni di cui all’allegato b) del D.M. n. 4/2018.

Infine, l’art. 3, operando un rinvio all’allegato A della proposta di decreto, individua un insieme minimo di indicatori per la verifica del raggiungimento degli obbiettivi annuali.

Fonte: ANPAL