Il decreto del Ministro per la pubblica amministrazione dell’ottobre 2021, prevedendo il rientro in presenza di tutto il personale, ha previsto il superamento del lavoro agile emergenziale come modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni.
Il medesimo decreto, tuttavia, non ha escluso del tutto il ricorso al lavoro agile che, ove consentito dalla legislazione vigente, può essere autorizzato nel rispetto di alcune condizionalità, come: la salvaguardia dei servizi a favore degli utenti; la rotazione del personale che può prestare lavoro in modalità agile, con la prevalenza dell’esecuzione della prestazione in presenza; l’approntamento di una piattaforma digitale o di un cloud idonei a garantire l’assoluta riservatezza dei dati e delle informazioni.
Il decreto, inoltre, rinvia, ai fini della omogenea attuazione delle misure previste dallo stesso, a specifiche linee guida adottate dal Ministro previo confronto con le organizzazioni sindacali.
Lo schema di Linee guida, che dà seguito al predetto rinvio e comunque conferma il ruolo dei contratti collettivi in materia, provvede a precisare le condizioni di accesso alla prestazione in modalità agile, in particolare per quanto attiene alle condizioni tecnologiche, alla privacy e alla sicurezza.
Attenzione è anche dedicata all’accordo individuale e agli elementi essenziali che questo deve contenere nonché al diritto alla disconnessione.
Di notevole rilievo è la distinzione che le Linee guida operano fra lavoro agile e lavoro da remoto.
Considerando il lavoro da remoto come un lavoro prestato anche con vincolo di tempo e nel rispetto dei conseguenti obblighi di presenza derivanti dalle disposizioni in materia di orario di lavoro e con la sola peculiarità che la prestazione è resa in luogo diverso dalla sede dell’ufficio di assegnazione, si diversificano le modalità di impiego del lavoro al fuori degli uffici pubblici e nel contempo, per differenza ed indirettamente, ancor più si caratterizza il lavoro agile vero e proprio.