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MISE – Punti principali dello schema di accordo ILVA in As – AM InvestCO - Organizzazioni sindacali.


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La situazione è molto delicata, perché dal 30 giugno, formalmente, il gruppo AMINVESTCO può chiudere l’acquisto anche se non ha trovato l’accordo con i sindacati. E' quanto emerge dal contratto d’affitto con l’obbligo d’acquisto firmato da AMINVESTCO e i commissari di ILVA il 28 giugno 2017. L’accordo con i sindacati è una “condizione sospensiva” per l’acquisto e la relativa clausola è posta nell’esclusivo interesse dell’acquirente che può quindi rinunciarvi.

In un’ottica di piena trasparenza, con un intervento alla trasmissione 24Mattino in onda su Radio24, il Ministro Calenda ha invitato cittadini e lavoratori ILVA a consultare personalmente lo schema d’accordo AMINVESTCO – ILVA proposto alle parti sociali, in modo che tutti siano coscienti di quello a cui si è rinunciato dopo la rottura delle trattative del 10 maggio. Il Ministro ha dimostrato tutti i suoi buoni propositi, ricordando che l’ILVA brucia 30 milioni di CIG al mese e complessivamente sono stati spesi 900 milioni di euro pubblici per tenere in vita l’azienda.

Il punto di disaccordo è rappresentato dal mantenimento dei livelli di occupazione. L’accordo sindacale prevede che AcelorMittal sia obbligata a impiegare un numero complessivo di lavoratori pari ad almeno 10.000 persone per la durata del piano industriale, dopodiché l’organico previsto a regime verrà ridotto a 8.500 unità e 1500 lavoratori confluiranno in INVITALIA (Agenzia Nazionale per l’attrazione degli investimenti). I sindacati, da parte loro, continuano a insistere per la riassunzione delle 13.800 unità in forza a ILVA. A complicare ulteriormente il quadro, ci sono le posizioni divergenti tra gli enti locali (regione Puglia e comune di Taranto) e le future parti della prossima maggioranza parlamentare (Lega e Movimento 5 stelle).

Preso atto che sono in ballo almeno 5.000 posizioni lavorative, i sindacati e AcelorMittal continuano a dialogare a distanza, lontani dal Ministero dello Sviluppo Economico, con l’obbiettivo di convergere su una bozza di accordo per poter tornare a discutere nella sede del MISE. Nella mattina del 16 maggio si è svolto un incontro riservato conclusosi con un nuovo appuntamento per il 22 dello stesso mese.

"Responsabilità" è la parola chiave che proprietà, amministrazioni pubbliche e parti sociali devono tenere ben presente.