Forme pensionistiche complementari

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Cassazione: il diritto degli eredi ad accedere ai dati trattati dal Fondo Pensione


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Con l’ordinanza n. 39531 del 13.12.2021, la Cassazione afferma che il seguente principio di diritto: “È legittima l'ostensione dei dati del beneficiario della posizione previdenziale di un fondo pensione, allorché il richiedente alleghi l'interesse, concreto e non pretestuoso, ad intraprendere un giudizio nei confronti del soggetto in tal modo designato dall'aderente al fondo, come allorché la richiesta provenga dal legittimario del de cuius”.

Il fatto affrontato

A seguito del decesso dell’iscritto, la moglie propone domanda di accesso alla documentazione e ai dati relativi alla posizione di previdenza complementare del de cuius.
La Corte d’Appello accoglie la predetta domanda, riconoscendo il diritto della ricorrente ad avere accesso anche ai nominativi dei beneficiari del Fondo Pensione, per proporre un’azione giudiziaria in materia ereditaria.

L’ordinanza

La Cassazione - nel confermare la statuizione della Corte d’Appello - rileva, preliminarmente, che i fondi pensione costituiscono una categoria assimilabile alle assicurazioni sulla vita, con riferimento sia alla fase di accumulo della provvista monetaria, che alla successiva fase di erogazione della prestazione pecuniaria.

Per la sentenza, ne consegue che, in caso di decesso dell’iscritto, la relativa posizione è riscattata dagli eredi, i quali hanno – dunque – diritto di avere accesso a tutti i dati trattati dal Fondo Pensione, anche nel caso in cui i beneficiari designati siano soggetti diversi.

Secondo i Giudici di legittimità, infatti, gli eredi possono venire a conoscenza di detti dati al fine di utilizzare gli stessi per intentare una controversia giudiziale di natura ereditaria o di annullamento degli atti dispositivi del de cuius.
A condizione, ovviamente, che i dati dei soggetti terzi siano trattati esclusivamente per tali finalità e per il periodo strettamente necessario al loro perseguimento.

Alla luce di ciò, la Suprema Corte rigetta il ricorso proposto dal Fondo Pensione, confermando il diritto dell’erede dell’iscritto ad accedere a tutti i dati necessari per la tutela dei suoi diritti.

A cura di Fieldfisher