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DL 28 gennaio 2019, n. 4 - Gli emendamenti della Commissione


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Prosegue l’iter di conversione del DL 28 gennaio 2019, n. 4 recante “ Disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e pensioni “. La Commissione Lavoro del Senato ha terminato l’esame degli emendamenti, approvando quelli che andranno a costituire l’impianto del provvedimento e, nella giornata del 25 febbraio, il disegno di legge e i relativi emendamenti saranno in aula a palazzo Madama per essere successivamente votati entro il mese di Marzo.

In allegato: Dossier del Centro Studi Senato - Con gli emendamenti approvati dalla 11a Commissione permanente in sede referente - D.L. 4/2019 - A.S. n. 1018 - Disposizioni urgenti su Reddito di Cittadinanza e pensioni

Delle circa 70 modifiche proposte su reddito di cittadinanza, pensioni e pace fiscale, oltre la metà sono state ritirate. Il ridotto numero può essere giustificato con la volontà condivisa da Lega e Movimento di rinviare alle Camere il dibattito su eventuali modifiche sulle quali non si è riuscito a trovare un punto di incontro in Commissione.

L’offerta congrua: il parametro retributivo – L’obbligo di accettare un’offerta di lavoro scatterà se la retribuzione offerta è superiore di almeno il 10% rispetto al beneficio massimo fruibile da un solo individuo, comprensivo dell’integrazione del reddito dei nuclei residenti in abitazioni in locazione ( 500 euro per l’integrazione del reddito + 280 euro per l’affitto = 780 euro ). L’offerta congrua deve prevedere una retribuzione minima di 858 euro al mese.

Offerta congrua e disabili - Altra novità prevede che i familiari di persone disabili saranno tenuti ad accettare un’offerta di lavoro solo se entro i 100 Km dalla loro residenza e non più entro i 250 km inizialmente previsti. Inoltre tra gli emendamenti approvati vi è l’introduzione di una tutela dei nuclei familiari con minori in relazione alla distanza entro la quale deve essere accettata una offerta di lavoro congrua.

Separati e divorziati per il reddito di cittadinanza – Stando a quanto stabilito dalla Commissione, coloro che faranno domanda di RdC, se separati o divorziati dopo il 1.09.2018, dovranno certificare con apposito verbale della Polizia Municipale di non risiedere effettivamente più insieme.

Dimissioni volontarie – L’emendamento M5S approvato dalla Commissione prevede, in caso di dimissioni volontarie, la perdita del diritto al reddito di cittadinanza per il solo componente della famiglia che si è dimesso, non per tutta la famiglia.

Monitoraggio delle spese – Il Governo dovrà presentare un emendamento per recepire le indicazioni del Garante della Privacy, riguardanti il monitoraggio delle spese effettuate dal beneficiari di RdC attraverso la Carta. Lo Stato potrà monitorare i soli importi complessivamente spesi e prelevati e non, come attualmente previsto il dettaglio delle singole spese.

Estensione degli incentivi – Il Governo è a lavoro anche per allargare la platea dei datori di lavoro che potranno usufruire dell’incentivo per l’assunzione di lavoratori beneficiari di reddito di cittadinanza. Ciò attraverso il riconoscimento dell’incentivo non solo a chi assume a tempo indeterminato ma anche per le trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato e ai lavoratori a tempo parziale. Per contro, un ulteriore modifica riguarda l’inasprimento del 20% della sanzione per chi impiega in maniera irregolare lavoratori beneficiari del reddito di cittadinanza.

Pace contributiva – Come noto il provvedimento consente, nel triennio 2019-2021, il riscatto ai fini pensionistici di un periodo massimo di cinque anni anche non continuativi, saldati con un massimo di 60 rate. Il governo dovrebbe presentare un emendamento in aula che porta a dieci anni il periodo riscattabile al posto dei 5 attualmente previsti dal decreto. Nella relazione che accompagna l’emendamento sono stimate 2900 domande di pace contributiva da lavoratori dipendenti e circa 600 da lavoratori autonomi, con stipendio compreso tra 31.500 e 20.000 euro.

Quota 100 – Dal canto loro i sindacati CGIL; CISL e UIL hanno ribadito l’apprezzamento per Quota 100 che costituirà nel prossimo triennio un'opportunità per i lavoratori e le lavoratrici che ne potranno usufruire. Al contempo, però, è stato sottolineano come sia altrettanto necessario affrontare le problematiche di quelle categorie che non riusciranno ad usufruirne come chi espleta lavoro stagionale e discontinuo, o i lavori nei settori del commercio, turismo, agricoltura, edilizia.

a cura della Redazione