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Covid-19 : Confindustria propone un Comitato per la Tutela del Lavoro


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Le prospettive economiche e industriali, non solo italiane ma anche europee, sono in questa fase gravemente compromesse dal dilagare dell’epidemia COVID-19. Al momento non sono consentite previsioni in merito al tempo necessario per ritornare alle condizioni pre-epidemiche.

Il DPCM del 22 marzo 2020, frutto di decisioni che travalicano la volontà politica, è andato nella direzione di un ulteriore rallentamento dei motori dell’economia italiana, obbligando diverse imprese a bloccare la propria attività con la chiusura momentanea degli stabilimenti, ed operando delle scelte dolorose ma inevitabili che andranno inevitabilmente ad innalzare  la pressione sull’intero sistema produttivo.

Il Decreto Cura Italia ( DL 17 marzo 2020, n. 18 ) prevede una normativa speciale in materia di aiuti alle imprese, di ammortizzatori sociali e disciplina del rapporto di lavoro, che rappresenta un intervento parziale. A queste prime misure, dovranno necessariamente far seguito ulteriori azioni ad argine delle gravi conseguenze derivanti dall’emergenza epidemica da COVID-19.

Nel riconoscere, pertanto, l’importante sforzo compiuto dal Governo sino ad oggi, Confindustria ha stilato un documento per definire il quadro delle prossime azioni necessarie per restituire fiducia rinnovata al sistema produttivo, tra queste:

• La creazione di un Comitato Nazionale per la Tutela del Lavoro, che rappresenti un luogo permanente di confronto politico ed economico, istituito per individuare con immediatezza le azioni, le soluzioni e le risorse di volta in volta necessarie per affrontare l’emergenza nella sua evoluzione. Il Comitato sarebbe composto da rappresentati del Governo, delle imprese e delle banche;

• L’ emissione di debito europeo. Si tratterebbe di titoli pubblici sovranazionali, con il rating più elevato e sostanzialmente privi di rischio. Soprattutto, deve trattarsi di titoli aggiuntivi rispetto alle emissioni sovrane dei singoli paesi membri dell’Area;

• La sospensione fiscale e contributiva immediata per dare sollievo tempestivamente a tutte le imprese;

• La concessione, a richiesta ma senza obblighi documentali, del pagamento diretto da parte dell’INPS delle integrazioni salariali anche per le imprese che hanno riduzioni o sospensioni di orario con intervento della cassa integrazione COVID 19;

• misure straordinarie per la liquidità delle imprese, anche medie e grandi, che consentano di guadagnare tempo grazie alla garanzia dello Stato e attivando risorse europee attraverso il ruolo di CDP, BEI e FEI;

modifiche al contesto regolatorio europeo e nazionale per quanto riguarda la regolamentazione finanziaria per alleggerire i requisiti prudenziali favorire i nuovi finanziamenti bancari ed eventuali misure di tolleranza sui prestiti in essere alle imprese danneggiate dal Covid-19;

Fonte: Confindustria