Oltre un milione i contributi e i premi recuperati dall’ Ispettorato Nazionale del Lavoro nell’anno appena passato grazie alle ispezioni realizzate in circa 100mila aziende, con un incremento del 22% degli accessi ispettivi per la verifica del rispetto delle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro, a dimostrazione di una maggiore capacità di intervento sulle realtà aziendali a rischio di irregolarità.
Sono solo alcuni dei risultati evidenziati dal direttore dell’ Ispettorato Nazionale del Lavoro, Paolo Pennesi, davanti alla Commissione centrale di coordinamento dell`attività di vigilanza, riunita lunedì 13 febbraio presso l`Ispettorato Nazionale del Lavoro, alla presenza del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, e dei rappresentanti di Ministero dell`Interno, Inps, Inail, Agenzia delle Entrate, Inpgi, Carabinieri, Guardia di Finanza, organizzazioni sindacali e datoriali.
L’incontro è stato l’occasione per illustrare i risultati dell’attività svolta nel 2022, qui riportati in sintesi :
• Con un incremento di tre punti percentuali cresce il tasso di irregolarità delle aziende controllate che si attesta al 72% rispetto al 2021;
• Cresce anche l’importo delle somme recuperate a seguito di attività ispettiva. A tutela dei lavoratori interessati sono state recuperati 1.153.324.990 euro di contributi e premi evasi ( + 3,75 % rispetto al 2021 ), con un recupero previdenziale per ogni azienda ispezionata di 14.034 euro (13.127 nel 2021, valore incrementato di quasi il 7% nel 2022) ;
• In salita il numero di accessi per profili di salute e sicurezza sul lavoro (17.035 nel 2022 a fronte di 13.924 nel 2021), ma anche delle violazioni contestate (+44%, dalle 17.643 del 2021 alle 25.481 nel 2022) ;
• Notevole l`incremento registrato anche in tema di provvedimenti di sospensione delle attività imprenditoriali, pari a 8.210 a fronte dei 3.971 dell`anno precedente, di cui circa il 35% (2.814) determinati da gravi violazioni in materia di sicurezza;
• In un`ottica di snellimento dei tempi e delle modalità procedurali di intervento a tutela dei crediti vantati dai lavoratori, il personale ispettivo ha maggiormente fatto ricorso anche ai poteri di conciliazione monocratica ( +6% rispetto al 2021 ) e di diffida accertativa (+ 13% rispetto al 2021).
Ma l’incontro è stata l’occasione di riflessioni in merito alle linee di programmazione dell’attività ispettiva per il 2023.
Nell`ambito della vigilanza cosiddetta di “ iniziativa “, verranno attenzionati settori sensibili come quello dell’Edilizia, dell’agricoltura, della logistica e dei trasporti. La programmazione avrà come obbiettivi prioritari il contrasto al lavoro sommerso, alle esternalizzazioni illecite, al caporalato, alle forme patologiche che caratterizzano il lavoro autonomo e parasubordinato, anche mediante piattaforme digitali.
A tal fine, saranno ulteriormente valorizzate sul piano internazionale le sinergie con gli altri organi di controllo e resterà fermo l`impegno a rafforzare la collaborazione con l`Autorità europea del lavoro, al fine di contrastare i fenomeni illeciti con aspetti transfrontalieri.
Con il suo intervento il Ministro Calderone ha invitato a non abbassare la guardia. "Tre morti al giorno sul lavoro è un numero che il nostro Paese non può permettersi “ e a margine del suo intervento ha confermato una necessità, nota agli operatori , di implementare l’organico degli ispettori tecnici e operativi.
Ricordando che il contrasto all`illegalità passa dalla lotta al lavoro sommerso, agli appalti illeciti, all`interposizione illecita di manodopera, il ministro si è soffermato sull’esigenza di rendere ancora più sinergico l`interscambio tra Ministero e Ispettorato.
Fonte : Ministero del Lavoro