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Eurofund : I cambiamenti della struttura occupazionale nell' Unione Europea. L' analisi 2023


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I livelli occupazionali nell’Unione Europea si sono ripresi dagli effetti della pandemia di Covid-19 molto più rapidamente rispetto alla crisi finanziaria globale avvenuta nel 2008-2010. 

Ciò nonostante gli effetti immediati, riferiti ad una massiccia perdita di posti di lavoro in tutta l’Europa, è avvenuta in maniera quasi analoga sia durante la crisi finanziaria che durante la pandemia ma in quest'ultimo caso la ripresa è andata oltre le più rose aspettative.

La ricerca pubblicata da Eurofound dimostra come il mercato del lavoro è in continuo mutamento anche per via di un importante cambiamento demografico che sta influenzando l’offerta di manodopera, poiché la popolazione in età lavorativa dell’Unione Europea a partire dal 2010 è in contrazione.

Il documento riassume gli sviluppi strutturali nei mercati del lavoro europei in un periodo che abbraccia le due crisi e le successive riprese (2008-2023).

Si basa principalmente sui dati specifici relativi alla forza lavoro dell’Unione Europea per mostrare come i recenti sviluppi sembrano da un lato aver stimolato processi di miglioramento occupazionale, dall’altro aver ridotto in modo sproporzionato l’occupazione in settori a bassa retribuzione.

I principali risultati emersi possono servire da spunto ai responsabili istituzionali per affrontare alcune delle questioni chiave in questo settore quali:

  1. Le crisi economiche e sanitarie hanno mostrato che il mantenimento dell’interesse degli occupati per il mercato del lavoro e, ove possibile, il rafforzamento delle competenze sono aspetti importanti per assicurare una rapida ripresa;
  2. La crescita dell’occupazione è stata costantemente più debole nei posti di lavoro a media retribuzione, soprattutto durante le recessioni, e più forte, in misura costante, nei posti di lavoro ben retribuiti;
  3. La crescita di diversi generi di lavoro atipici sta portando a divisioni più profonde nei mercati del lavoro dell’Unione Europea tra lavoratori ben protetti e lavoratori con un accesso limitato alla protezione sociale e ai diritti in materia di occupazione, contribuendo così a una maggiore segmentazione del mercato del lavoro;
  4. L’attuale aumento dei posti di lavoro precari richiederà soluzioni politiche per sostenere i lavoratori con un accesso limitato alla protezione sociale e alla rappresentanza negoziale. 

Fonte :  Eurofound