Con la circ. n. 121 del 13.08.2025 , l'INPS ha fornito un quadro riepilogativo delle misure predisposte dal DL n. 92/2025 ( DL Comparti Produttivi ) , convertito con modificazioni dalla Legge n. 113/2025.
Gli interventi sono mirati a fronteggiare le crisi industriali dei comparti produttivi e le le emergenze climatiche che sempre più di frequente colpiscono le imprese. Le principali novità riassunte dalla circolare sono:
1. Esonero contributo addizionale aree di crisi industriale - Le imprese operanti nelle aree di crisi industriale complessa sono esonerate dal pagamento del contributo addizionale per la Cassa Integrazione Straordinaria (CIGS) per tutto il 2025. A tal fine sono stati stanziati 6,5 milioni di euro;
2. Sostegni ai gruppi industriali – Per i gruppi di imprese con organici superiori ai 1.000 dipendenti è prevista la possibilità di accedere ad un ulteriore periodo di cassa integrazione straordinaria fino al 31 dicembre 2027, con possibilità di riduzione dell'orario fino al 100%. In questo caso le risorse stanziate ammontano complessivamente a 94 milioni di euro per il triennio 2025-2027;
3. Cessioni di complessi aziendali - Per agevolare le operazioni viene previsto un ulteriore intervento di integrazione salariale straordinaria della durata massima di sei mesi nel 2025, entro un limite di spesa di 20 milioni di euro, a condizione che siano presenti prospettive concrete di cessione e riassorbimento occupazionale;
4. Settore della moda – Proroga delle integrazioni salariali per 12 settimane, utilizzabili dal 1° febbraio al 31 dicembre 2025, per la filiera produttiva della moda. Per le aziende appartenenti al settore tessile, abbigliamento, calzaturiero, pelletteria e conceria il pagamento delle prestazioni è effettuato direttamente dall’ INPS anche in assenza di difficoltà finanziarie;
5. Emergenze climatiche, nuove tutele - Per i settori edile, lapideo ed estrattivo previsto l'accesso semplificato alla Cassa Integrazione Ordinaria per eventi atmosferici estremi che potranno verificaris nel periodo tra luglio-dicembre 2025, senza conteggio nei limiti massimi di durata.
Il decreto stanzia inoltre 8,7 milioni di euro annui per il 2025-2026 per le imprese sequestrate o confiscate, 10,5 milioni per la CIGO emergenziale e 22,5 milioni per la CISOA. Per quest’ ultima il decreto ha provveduto ad estenderne l’applicazione, in caso di intemperie stagionale, anche ai lavoratori a tempo determinato.
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