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INPS – Circ. n. 139 del 28.10.2025 : Bonus lavoratrici madri, domande entro il 7 dicembre


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Il bonus mamme torna nel 2025 con nuove regole, più risorse e una platea più ampia di beneficiarie. Dopo il DL 30 giugno 2025, n. 95 ( cd. DL Economia ) ,  convertito con modificazioni dalla L. 8 agosto 2025, n. 118, il quadro regolatorio è stato completato con la pubblicazione della circ. n. 139 del 28.10.2025 dell’ INPS.  

Le nuove regole stabiliscono che il bonus, pari a 40 euro per ogni mese lavorato per un massimo di 480 euro , spetta alle madri con almeno due figli fino al compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo. Possono beneficiarne anche le madri con tre figli, a condizione che il più giovane dei tre non abbia ancora compiuto diciotto anni di età e che il contratto sia autonomo o a tempo determinato.

Il contributo una tantum, che non concorre alla formazione del reddito, verrà erogato in unica soluzione nel mese di dicembre 2025. A tal fine l’ INPS fissa al 7 dicembre il termine per la presentazione delle domande fatta salva la possibilità, per le lavoratrici che perfezionano i requisiti successivamente a tale data, di presentare la propria domanda entro il 31 gennaio 2026 per vedersi erogato il contributo nel mese di febbraio 2026.  

La domanda può essere presentata attraverso i canali istituzionali :

•      sito istituzionale www.inps.it, utilizzando la propria identità digitale (SPID di almeno livello 2, CIE 3.0, CNS o eIDAS);

•       Contact Center Multicanale, contattando il numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06 164.164 (da rete mobile a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori);

•        Istituti di patronato, utilizzando i servizi offerti dagli stessi.  

Diversamente dalla precedente decontribuzione prevista dalla Legge di bilancio 2024, il contributo non passa in busta paga e viene accreditato sul conto corrente indicato in sede di redazione della domanda.

La circolare fornisce anche un riepilogo dei requisiti ai fini del riconoscimento del nuovo bonus mamme con una serie di chiarimenti :

1. Numero dei figli - Il requisito relativo al numero dei figli appartenenti al nucleo familiare della lavoratrice deve sussistere alla data del 1° gennaio 2025 o si deve perfezionare entro il 31 dicembre 2025. Se tale requisito si perfeziona in un momento successivo al 1° gennaio 2025, il Nuovo bonus mamme spetta a partire dal mese del perfezionamento del requisito. Nell’ ipotesi nefasta di decesso del figlio, il requisito si cristallizza non producendo alcuna decadenza.

2. Attività lavorativa – La normativa richiede un rapporto di lavoro dipendente, sia pubblico che privato, ed esclude  domestici e apprendisti. Nella nuova versione del bonus mamme, sono destinatarie del contributo anche lavoratrici autonome iscritte a gestioni previdenziali obbligatorie autonome, comprese le casse di previdenza di cui al D.Lgs. n. 509/1994, e al D.Lgs. n. 103/1996, e la Gestione separata di cui della L. n. 335/1995.

Rientrano nella platea dei beneficiari i lavoratori intermittenti e in somministrazione per i soli periodi di vigenza del rapporto di lavoro. Per le lavoratrici autonome il bonus spetta per i mesi di iscrizione al fondo o alla Cassa mentre per le iscritte alla Gestione Separata spetta per il solo periodo di effettivo lavoro.

Attenzione perché per espressa previsione di legge ( art. 6, comma 2, II° periodo del DL 95/2025 ), alle lavoratrici madri con tre o più figli, il nuovo bonus mamme non è riconosciuto per i mesi in cui sussiste, anche in parte, un rapporto di lavoro a tempo indeterminato. Le lavoratrici con tre o più figli, titolari di contratto a tempo indeterminato, possono infatti accedere fino al 31 dicembre 2026 all’esonero del 100 per cento dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti (IVS) per la quota posta a loro carico, ai sensi dell’articolo 1, comma 180, della legge di Bilancio 2024.  

3. Requisito economico – Per accedere al contributo è necessario che la somma dei redditi da lavoro autonomo e dipendente , rilevanti ai fini del calcolo delle imposte per il 2025 sia pari o inferiore a 40.000 euro.

All’ atto di presentazione della domanda, la richiedente è tenuta a dichiarare sotto la propria responsabilità il possesso dei requisiti previsti per accedere al numero di mensilità richieste. Per ciascun figlio è necessario indicare i dati anagrafici, la data di nascita o, per i figli in affidamento preadottivo o adottati, la data di ingresso nel nucleo familiare e, se attribuito, il codice fiscale. In caso di mancata indicazione del codice fiscale le lavoratrici devono allegare apposita documentazione comprovante la filiazione e l’esistenza in vita dei figli dichiarati nella domanda.

Fonte : INPS