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Sostenibilità e Due Diligence: il Parlamento UE approva la posizione comune con le modifiche.


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Con 382 voti favorevoli, 249 contrari e 13 astensioni, i deputati hanno adottato la loro posizione su una proposta legislativa che punta ad alleggerire gli oneri amministrativi per le aziende e a rendere le regole più chiare.  I negoziati con i governi UE inizieranno il 18 novembre.

Rendicontazione di sostenibilità: più semplice e solo per le grandi imprese

Il Parlamento vuole che l’obbligo di redigere relazioni sull’impatto sociale e ambientale riguardi solo le imprese con oltre 1750 dipendenti e con un fatturato netto annuo superiore a 450 milioni di euro. La stessa soglia si applicherebbe anche all’obbligo di pubblicare informazioni sulla tassonomia degli investimenti sostenibili.

Le norme di rendicontazione saranno inoltre semplificate includendo meno dettagli qualitativi, e le relazioni settoriali, ad ora obbligatorie, diventeranno facoltative. Inoltre, tali grandi imprese non potranno più chiedere alle PMI informazioni aggiuntive rispetto a quelle previste negli standard volontari.

Due diligence: obblighi ridotti e solo per le grandi società

Gli obblighi del dovere di diligenza si dovrebbero applicare solo alle società con oltre 5000 dipendenti e un fatturato netto superiore a 1.5 miliardi di euro, propongono i deputati. Queste imprese dovranno adottare un approccio proporzionato al livello di rischio (risk-based approach, in inglese) per individuare e mitigare il loro impatto negativo sulle persone e sull’ambiente. Invece di richiedere sistematicamente informazioni ai loro partner commerciali più piccoli, tali aziende dovrebbero utilizzare solo le informazioni già disponibili, e potrebbero richiedere ulteriori informazioni ai loro partner commerciali più piccoli solo come ultima risorsa.

Queste imprese non dovrebbero più preparare un piano di transizione per rendere il proprio modello di business compatibile con l’Accordo di Parigi. Le aziende inadempienti per non aver rispettato gli obblighi di due diligence potrebbero essere soggette a una multa la cui entità sarà stabilita dalla Commissione e dagli Stati membri. Le imprese inadempienti sarebbero poi responsabili dei danni causati secondo le normative nazionali, e non a livello dell’UE, e sarebbero tenute a risarcire integralmente le proprie vittime.

I deputati vogliono infine che la Commissione istituisca un portale digitale per le imprese con accesso gratuito a moduli, linee guida e informazioni su tutti gli obblighi di rendicontazione dell’UE, in complemento al Punto di Accesso Unico Europeo. 

Fonte: Parlamento UE