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Recovery Plan, l’audizione alla Camera del Ministra Catalfo


Targa ministero del lavoro via veneto
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"Abbiamo pensato a misure che garantiscano una maggiore adeguatezza dei livelli di reddito attraverso l'ancoraggio della detassazione dei rinnovi contrattuali dei Ccnl all'introduzione di un salario minimo orario modulato dalla contrattazione collettiva, nonché mediante il sostegno della contrattazione di secondo livello quale strumento per accrescere la produttività a livello aziendale e riconoscere ai lavoratori benefici contrattuali ed economici come premio per i risultati raggiunti".

Così la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Nunzia Catalfo, in audizione davanti alle commissioni Affari sociali e Lavoro della Camera, sull'individuazione delle priorità nell'utilizzo del Recovery Fund. "Il Ministero inoltre - prosegue Catalfo - intende peraltro sostenere anche la contrattazione di secondo livello "quale strumento per accrescere la produttività a livello aziendale, riconoscere ai lavoratori benefici contrattuali ed economici come premio per i risultati raggiunti e migliorare l'offerta dei beni e servizi di welfare contrattuale".

"L'aumento del tasso di occupazione e la ripresa economica saranno sostenute da un'altra misura, di carattere trasversale rispetto alle altre già esaminate, consistente nella previsione di una temporanea riduzione del costo del lavoro che si sostanzierà nella concessione di sgravi contributivi. Ci prefiggiamo in tal modo di creare nuovi posti di lavoro, tenendo conto anche del diverso impatto prodotto dalla crisi sul piano territoriale, di genere e in particolare sui giovani".

Il Ministro ha poi annunciato una “ completa rivisitazione della disciplina degli ammortizzatori sociali sulla quale è già al lavoro una commissione composta da cinque esperti per snellire l’impianto normativo e procedurale superando la frammentarietà e la disorganicità di un sistema che dovrà assicurare la vocazione all’universalismo coinvolgendo nel meccanismo assicurativo le imprese di tutti i settori produttivi.”

Inoltre dovrà essere stilato un Piano Nazionale per le nuove Competenze con lo scopo di «procedere a una formazione mirata e personalizzata che soddisfi specifiche esigenze di qualificazione e riqualificazione» e che «aiuti le persone a trovare un impiego coerente con quanto richiesto dal mercato», favorendo la transizione occupazionale. Per farlo sarà «essenziale continuare l’azione di potenziamento dei centri per l’impiego».

Altro pilastro del piano per il lavoro, sottolineato anche dalle linee guida di Bruxelles, sarà poi l’aumento dell’occupazione femminile. Il progetto “Percorsi di empowerment femminile” proposto da Anpal tra i 557 progetti per il Next Generation Eu vale 4,2 miliardi di euro. Ed è lo stesso indicato da Catalfo per contrastare i divari di genere ed eliminare le disparità salariali, con sgravi contributivi, potenziamento dell’assegno di ricollocazione, misure per incentivare il rientro sul posto di lavoro dopo la maternità e migliorare le competenze nei settori green e digitale.

Ma, tra le priorità indicate da Catalfo per il Next Generation Eu, compare anche il miglioramento della «occupabilità» dei lavoratori. Come? Attraverso un progetto di «interoperabilità tra le banche dati di tutti i soggetti istituzionali e non coinvolti nella fase di ingresso nel mercato del lavoro», per arrivare a un «fascicolo elettronico unico del lavoratore», a cui potranno accedere anche le imprese. In modo da incrociare i dati di domanda e offerta di lavoro. Un progetto che ricorda molto i piani iniziali del software di Mimmo Parisi, Italy Works, a cui erano stati destinati 25 milioni di euro dal precedente governo, salvo poi non farne nulla.

ACDR