I rappresentanti degli Stati membri hanno concordato il mandato negoziale del Consiglio sulla semplificazione degli obblighi di rendicontazione sulla sostenibilità e di due diligence per rafforzare la competitività dell’UE, sulla base della proposta c.d. Omnibus I, adottata dalla Commissione UE lo scorso 26 febbraio 2025.
La proposta della Commissione mira a semplificare le direttive sulla rendicontazione sulla sostenibilità aziendale (Direttiva 2022/2464/UE – CSRD) e sulla due diligence (Direttiva 2024/1760/UE – CSDDD) riducendo l’onere di rendicontazione e limitando l’effetto a cascata degli obblighi sulle imprese più piccole.
Riguardo alle modifiche alla CSRD, la Commissione, nella proposta Omnibus I, ha proposto di aumentare la soglia di dipendenti a 1.000 e di escludere le PMI quotate dall’ambito di applicazione della direttiva. Il Consiglio ha quindi aggiunto una soglia di fatturato netto superiore a 450 milioni di euro, per alleviare ulteriormente l’onere di rendicontazione per le imprese. Il mandato del Consiglio introduce anche una clausola di revisione riguardante una possibile estensione dell’ambito di applicazione per garantire un’adeguata disponibilità di informazioni sulla sostenibilità aziendale.
In merito alle modifiche alla CSDDD, di cui alla proposta Omnibus I, la posizione adottata dal Consiglio recepisce lo slittamento di un anno al 26 luglio 2028, coerentemente con la Direttiva (UE) 724/2025 del 17 aprile 2025, e innalza le soglie dimensionali nella fase di prima applicazione. Solo le grandi imprese con 5000 (prima 3000) o un fatturato globale netto di 1,5 milioni (prima 950 milioni) saranno soggette agli obblighi di due diligence.
Inoltre, con la finalità di alleggerire gli oneri delle imprese, il perimetro d’identificazione e valutazione dei rischi e degli impatti negativi sono limitati alle sole relazioni dirette della catena del valore. Tuttavia, nelle ipotesi in cui sussistano rischi identificabili con riferimento a partner commerciali o relazioni dell’impresa di secondo livello, ad esempio per i rischi di sfruttamento minorile, lavoro forzato, o inquinamento, e le informazioni siano oggettive e verificabili, la società potrebbero essere tenute a condurre tutte le necessarie indagini estendendo il perimetro delle informazioni oltre al primo livello della catena del valore. In tema di decarbonizzazione, slitta al 2028 l’obbligo di transizione verso la decarbonizzazione.
La Presidenza può quindi ora avviare negoziati con il Parlamento europeo, una volta che quest’ultimo avrà raggiunto una propria posizione negoziale, al fine di raggiungere un accordo definitivo sulla proposta Omnibus.
WST Law & Tax