La Commissione Europea 'promuove' la legge di bilancio dell'Italia per il 2026, insieme a quelle di altri undici Stati membri. Dei 17 documenti programmatici di bilancio di Paesi dell'area euro per i quali l'esecutivo Ue ha redatto delle opinioni, dodici sono stati giudicati "conformi" alle raccomandazioni. Questi Stati membri sono pertanto "invitati a continuare ad attuare le politiche di bilancio nel 2026, come previsto". Si tratta di Cipro, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lussemburgo, Portogallo e Slovacchia.
La Commissione ha inoltre valutato gli sviluppi e le prospettive di bilancio negli altri Stati membri. Sette sono stati giudicati conformi: Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Svezia, Polonia e Romania. Tre sono invece a rischio di non conformità: si tratta di Bulgaria, Ungheria e Spagna.
Per quanto riguarda i nove Stati membri già in procedura per deficit, vale a dire Austria, Belgio, Francia, Ungheria, Italia, Malta, Polonia, Romania e Slovacchia, la procedura è "sospesa".
Nel parere sulla legge di bilancio italiana si riconosce al governo Meloni di aver attuato una politica attenta e prudente. Innanzitutto si sottolinea come la cosiddetta ‘fiscal stance’, la politica di bilancio, è prevista “neutra per il 2026”, e quindi non si aumenta la spesa pubblica. Ciò dopo una riduzione dello 0,6 per cento atteso alla fine di quest’anno. Questo contribuisce a ridurre il rapporto deficit/PIL, il che aiuta l’Italia in una procedura che si intende chiudere.
