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Fondo Nuove Competenze : Protagonista la formazione erogata dai fondi interprofessionali


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Nuovi chiarimenti sono stati forniti da ANPAL con la pubblicazione di una nuova FAQ sul proprio sito istituzionale in merito al ruolo svolto dai Fondi Interprofessionali nell'attuazione dei percorsi formativi realizzati nell'ambito del Fondo Nuove Competenze. 

L’ ANPAL ha recentemente chiarito che la formazione di un progetto di Fondo nuove competenze (Fnc) dev’essere, di norma, finanziata dai Fondi paritetici interprofessionali (Fpi) che hanno aderito all'iniziativa. 

Il datore di lavoro iscritto ad un Fondo paritetico non può quindi discrezionalmente scegliere di partecipare al Fondo nuove competenze senza ricorrere al proprio Fondo. 

I riferimenti sono l’art. 4, comma 4, del decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze del 22 settembre 2022 e il paragrafo 7 dell'Avviso pubblicato il 10 novembre 2022. 

Il mancato ricorso è ammesso solo in caso di mancata adesione al fondo o quando il fondo a cui si aderisce non partecipa all'attuazione degli interventi del Fondo Nuove Competenze o, infine, quando ci sono ragioni oggettive che impediscono il finanziamento del percorso formativo da parte del Fpi (ad esempio l’ esaurimento delle risorse) al momento della presentazione dell’istanza, che andranno comunicate all’ ANPAL. 

Se al momento della presentazione dell’istanza non sussistevano ragioni oggettive per il mancato ricorso al Fpi, l’istanza potrà comunque essere ammessa a valutazione, ma solo qualora vi fosse ancora la possibilità di finanziamento da parte del Fondo. In caso contrario l’istanza sarà respinta. 

I Fondi Partitetici Interprofessionali (Legge 388/2000) sono organismi di natura associativa promossi dalle organizzazioni sindacali e finalizzati alla promozione di attività di formazione continua rivolte ai lavoratori occupati. 

Tutti i mesi, con il pagamento dei contributi obbligatori, le aziende versano una quota - corrispondente allo 0,30% della retribuzione dei lavoratori - all'INPS come "contributo obbligatorio per la disoccupazione involontaria". Tale quota può essere altrimenti versata ai Fondi interprofessionali che, senza nessun onere aggiuntivo e senza nessun vincolo forniscono su richiesta dell’azienda formazione in modo del tutto gratuito, con docenti specializzati ottenendo un costante miglioramento della qualità, competenza e preparazione del personale. 

Fonte: ANPAL