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La somministrazione di lavoro in una prospettiva di genere


grafico somministrazione
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Il 13 febbraio u.s. è stato presentato il primo report dalla Commissione Pari Opportunità Ebitemp avente ad oggetto “La Somministrazione di Lavoro in una prospettiva di Genere”. 


Ebitemp, l’Ente bilaterale per il lavoro temporaneo, nasce per costruire relazioni sindacali collaborative che accompagnino lo sviluppo del lavoro in somministrazione, assicurando ai lavoratori innovative forme di tutela. Le agenzie per il lavoro sono tenute per contratto collettivo a versare ad Ebitemp rispettivamente:

  • Lo 0,2 % delle retribuzioni imponibili corrisposte ai lavoratori somministrati assunti con contratto di prestazione a TEMPO DETERMINATO;
  • Lo 0,3 % delle retribuzioni imponibili corrisposte ai lavoratori somministrati assunti con contratto di prestazioni a TEMPO INDETERMINATO.

Questi contributi vengono impiegati da Ebitemp per realizzare un sistema di welfare unico nel suo genere per i lavoratori e le lavoratrici interinali.


L’indagine compiuta nel corso di un decennio ha mostrato il flusso variabile della somministrazione di lavoro secondo un’ottica di genere. Lo scopo è quello di fornire alle Istituzioni uno strumento che fotografi la situazione italiana sì da poter attuare le misure più adeguate.

Nello specifico il report illustra come negli ultimi anni il ricorso al contratto di somministrazione sia stato in continuo aumento, salvo poi contrarsi nel primo trimestre del 2019. Nelle stime fornite per l’anno 2019 solo il 38,8% delle lavoratrici svolge lavoro in somministrazione rispetto al totale (165.802 su 426.730 complessivi).

Illustrando la situazione su un grafico possiamo comprendere meglio il divario intercorrente tra lavoratrici e lavoratori collocati in somministrazione ( vedi sopra ).

Tipologie di contratto di somministrazione.

Con specifico riferimento ai contratti part-time e full time, le stime offerte dal report indicano che circa il 33,6% delle donne in somministrazione sono occupate a part-time, una percentuale superiore rispetto ai lavoratori maschi che si assestano al 12,3%.

Le cifre potrebbero trovare giustificazione nella necessità di conciliare il lavoro con attività di cura. Tuttavia potrebbe celarsi in realtà una scelta obbligata.

Spostando lo sguardo sui contratti a tempo determinato e indeterminato, sul totale complessivo delle lavoratrici poste in somministrazione risulta, nel 2019, il 9,9 % a tempo indeterminato contro il 11,1% dei colleghi maschi. Sebbene negli anni si è assistito ad un costante aumento le percentuali femminili rimangono inferiori rispetto a quelle maschili.

Le stime complessivamente riassunte indicano l’esistenza di un divario di genere che necessita di un intervento teso ad eliminare discriminazioni di genere. In particolare il Presidente EBITEMP Giuseppe Biazzo ha affermato come i dati dimostrino che vi sono ancora “resistenze di vecchi stereotipi che contrastano con un servizio di selezione moderno ed efficiente, utilizzato in tutto il mondo, come la Somministrazione di lavoro”.

ACDR