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Banca d’ Italia e Ministero del Lavoro – Analisi congiunta sul mercato del lavoro


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Ministero del Lavoro e Banca D’Italia hanno avviato una collaborazione per una lettura periodica dei dati relativi al mercato del lavoro estrapolati dal sistema delle comunicazioni obbligatorie presso Ministero. 

Di particolare interesse l’analisi dell’occupazione per aree territoriali. Rispetto alla media nazionale le regioni del Nord fanno registrare perdite occupazionali più marcate, mentre in molte aree del Mezzogiorno il saldo è addirittura positivo anche se con una variazione lieve. 

Durante la prima fase della pandemia, anche per i provvedimenti di fermo delle attività applicati su tutto il territorio nazionale, la domanda di lavoro è ovunque diminuita; l’intensità di tale calo ha riflesso prevalentemente la composizione settoriale delle economie locali; la struttura economica ha poi influito sull’ampiezza del recupero nei mesi estivi. 

Dalla fine dell’estate alcune grandi città italiane hanno registrato una diffusione particolarmente sostenuta dei contagi da Covid-19; dall’autunno le misure adottate per il contenimento dell’infezione sono state differenziate, a seconda della situazione sanitaria.  

Le comunicazioni obbligatorie restituiscono un quadro che, nonostante le problematiche note dovute alla pandemia, presenta alcuni elementi positivi come la sostanziale stabilità del numero complessivo dei posti di lavoro (-42mila unità nell'anno nei settori non agricoli), i saldi positivi in alcune aree del Paese (in particolare nel Mezzogiorno) e l'incremento delle posizioni a tempo indeterminato (+260mila).  

Sui dati hanno certamente inciso le misure messe in campo dal dal Governo - prime fra tutte la cassa integrazione COVID-19, il blocco dei licenziamenti e gli incentivi all'occupazione che hanno contribuito ad arginare l'impatto negativo della crisi sanitaria sull’economia, permettendo di preservare centinaia di migliaia di posti di lavoro.  

Fonte: Min. Lavoro