Pubblicata da Istat la Nota mensile sugli occupati e disoccupati con i dati relativi all’occupazione nel mese di agosto 2020.
Continua la lenta risalita dell’occupazione dopo la caduta generata dalla crisi Covid. Ad agosto, si contano 83mila posti di lavoro in più. Un aumento che stavolta coinvolge uomini e donne, dipendenti, autonomi e tutte le classi d’età. Soprattutto gli under 35, che da soli coprono 50mila degli 83mila occupati aggiuntivi.
Dopo mesi di forte calo, crescono gli autonomi ( +67mila ) e crescono in maniera più pronunciata rispetto ai dipendenti a tempo indeterminato ( + 12 mila ) e soprattutto più di quelli a termine ( + 5mila ). Il dubbio è che in un momento di forte incertezza per le imprese, quest’ultime siano state spinte verso rapporti subordinati mascherati da finte partite IVA al fine di abbattare il costo del lavoro.
Da un confronto con agosto del 2019, la crisi ha portato a perdere 425mila posti di lavoro in un anno, soprattutto tra i dipendenti (-290mila). In 12 mesi, il tasso di occupazione è sceso in pratica di un punto percentuale, fermandosi al 58,1 per cento. I disoccupati sono 70mila in più. Ma soprattutto gli inattivi, quelli che non hanno un lavoro e non lo cercano, sono cresciuti repentinamente attestandosi a 306mila unità.
E sono proprio quest’ultimi numeri a spaventare di più. Il Governo, già alle prese con la Legge di Bilancio, dovrà fare i conti nei prossimi mesi con un ampliamento della platea dei beneficiari del reddito di cittadinanza e l’aumento dei costi del sussidio.
Nonostante i segnali di vitalità dell'economia, le prospettive di ripresa restano comunque difficili. Una più soddisfacente crescita dell’occupazione, la risalita della spesa per consumi come anche la necessaria riduzione del rapporto debito-PIL passano tutti dalla rapidità, dall’efficacia e dall’efficienza nei processi di investimento delle risorse europee.
Fonte: ISTAT - Nota mensile occupati e disoccupati agosto 2019