Stampa

Quota 103 : Le novità previdenziali della Legge di Bilancio 2023.


icona

Tra le principali novità inserite nel testo della manovra finanziaria per il 2023 (comma 283 – “ Pensione Anticipata Flessibile “) c'è "Quota 103", ovvero la possibilità di conseguire il diritto alla pensione anticipata con un'età anagrafica di almeno 62 anni e con 41 anni di contributi. La fattispecie in questione si aggiunge come possibile alternativa, alle altre ipotesi in cui nella disciplina vigente è riconosciuto il diritto alla pensione anticipata. 

In ogni caso l’accesso è consentito sia ai dipendenti pubblici che privati, ovvero, limitatamente alle gestioni INPS, ai lavoratori autonomi e parasubordinati. Dalla platea dei potenziali beneficiari è escluso il personale militare delle Forze armate (compreso il personale il personale della Guardia di finanza), il personale delle Forze di polizia a ordinamento civile (compreso il Corpo di polizia penitenziaria), il personale operativo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco. 

Cumulo con redditi da lavoro – Dal primo giorno di decorrenza e fino alla maturazione dei requisiti per l'accesso alla pensione di vecchiaia, il trattamento pensionistico non sarà cumulabile, con i redditi da lavoro dipendente o autonomo, ad eccezione di quelli derivanti da lavoro autonomo occasionale, nel limite di 5.000 euro lordi annui. 

Cumulo previdenziale - Ai fini del conseguimento del diritto alla pensione, gli iscritti a due o più gestioni previdenziali, che non siano già titolari di trattamento pensionistico a carico di una delle predette gestioni, hanno facoltà di cumulare i periodi assicurativi non coincidenti nelle stesse gestioni amministrate dall'INPS. Dal cumulo sono esclusi i periodi maturati nelle ambito delle casse professionali . 

Incentivo alla prosecuzione dell’attività lavorativa - Il diritto conseguito entro il 31 dicembre 2023 potrà poi essere esercitato anche successivamente anche nel 2024 grazie alla cristallizzazione dei requisiti. Per i lavoratori dipendenti che abbiano maturato i requisiti minimi previsti per la pensione anticipata e decidano di proseguire il rapporto di lavoro è previsto il beneficio del versamento in loro favore della quota di contribuzione previdenziale al loro carico. Le modalità di attuazione di tale bonus saranno disciplinate da un apposito decreto da emanare entro il 31 gennaio 2023 da parte del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze. Tale beneficio è previsto anche per contenere il numero delle adesioni. ( Vedi anche : Le novità previdenziali della Legge di bilancio 2023 : Incentivo alla prosecuzione dell’attività lavorativa )

Previsioni di spesa - Nella Relazione tecnica della legge Bilancio 2023 si stima che con quota 103 si pensioneranno 41.100 individui nel 2023, ulteriori 29.200 nel 2024 e ulteriori 4.000 nel 2025 per un onere complessivo lordo in termini di disavanzo pari a 0,451 miliardi nel 2023, 1,219 nel 2024, 0,476 nel 2025 mentre nel 2026 è attesa una riduzione, anche se marginale, della spesa. 

Massimale - Per contenere la spesa , viene stabilito che il trattamento di pensione anticipata è riconosciuto per un valore lordo mensile massimo non superiore a cinque volte il trattamento minimo previsto a legislazione vigente (pari in via provvisoria per il 2023 a circa 36.643 euro). Il massimale resta in vigore per tutto il periodo di anticipo del pensionamento rispetto al momento in cui tale diritto maturerebbe a seguito del raggiungimento dei requisiti ordinari di accesso al sistema pensionistico ovvero dei requisiti previsti per la pensione di vecchiaia, pari attualmente a 67 anni di età anagrafica. 

Finestra mobile – Le finestre mobili sono un periodo di slittamento variabile che deve trascorrere tra il momento di maturazione dei requisiti anagrafici e contributivi utili per il diritto a pensione e la decorrenza effettiva del trattamento previdenziale. Così come per le edizioni precedenti, l’accesso al pensionamento è previsto dopo una finestra mobile di 3 mesi per il settore privato e 6 mesi per il pubblico impiego.