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Assolavoro – Audizione in Commissione Senato sul Reddito di cittadinanza


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Nella tarda mattinata del 4.02.2019, presso la XI Commissione Lavoro Pubblico e Privato e Previdenza Sociale del Senato della Repubblica, nell’ambito dell’iter di conversione del DL 28 gennaio 2019, n. 4 ,recante “ disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e pensioni”, è stata audita ASSOLAVORO, l’Associazione Nazionale di Categoria delle Agenzie per il Lavoro, rappresentante di oltre l’85% del settore APL.

Diverse e autorevoli sono le riflessioni riportate nel testo della memoria depositata in Senato a margine dell’Audizione:

Governance pubblica e complementarietà degli operatori privati: La complementarietà tra operatori pubblici e privati appare una modalità obbligata per poter disporre della capacità operativa necessaria a fronteggiare un intervento di politica di inclusione socio-lavorativa senza precedenti, come il reddito di cittadinanza. Un cambiamento epocale richiede però una forte governance del Sistema pubblico che funga da connettore/regolamentatore/controllore dei soggetti in campo.

Il ruolo forte dei centri per l’impiego passa anche attraverso l’attribuzione di ruoli e responsabilità in modo univoco. Con una più chiara attribuzione di responsabilità, sarà possibile realizzare un sistema di rating sui risultati e programmare azioni di miglioramento organizzativo, correggendo inevitabili disallineamenti nella gestione dei servizi.

Piattaforma digitale integrata: E’ auspicabile che la ri-organizzazione dei CPI passi anche attraverso la dematerializzazione su piattaforma digitale integrata di tutte le informazioni e funzioni di carattere amministrativo.

L’imperativo è superare l’onere delle operazioni preventive di controllo sullo status dei lavoratori grazie all’integrazione delle banche dati, in modo tale da consentire di eliminare quasi tutte le azioni che richiedono all’utente di certificare informazioni già disponibili alla PA.

Patto di attivazione: Secondo le disposizioni attualmente contenute nel decreto, le Agenzie per il Lavoro non possono, in nessun caso, stipulare il patto per il lavoro. Assolavoro ritiene auspicabile che venga prevista la possibilità, per gli operatori delle proprie agenzie, di intervenire sullo stesso rivedendolo, integrandolo ed eventualmente rinviando il richiedente al competente CPI.

Corollario di quanto precede è la necessaria reversibilità dei diversi percorsi di avvio al lavoro e di inserimento sociale al fine di garantire la corrispondenza dei bisogni del richiedente con il servizio erogato.

Incentivi per le aziende: L’incentivazione prevista per la sola assunzione a tempo indeterminato appare lontana dalle esigenze assunzionali prevalenti espresse dalle aziende. Il contratto a tempo indeterminato può pertanto essere un obbiettivo a tendere ma difficilmente raggiungibile nell’immediato.

Va attentamente valutato il limite de minimis che costituisce, stante l’attuale formulazione della norma che non prevede l’opzione tra questa disciplina e quella degli aiuti di stato, un vincolo insuperabile per il coinvolgimento delle Aziende.

Armonizzazione fra assegno di ricollocazione e reddito: Nonostante la sospensione realizzata dal DL 28 gennaio 2019, n. 4, sarà indispensabile armonizzare le due prestazioni sia per quanto riguarda il termine della proposta lavorativa, la coerenza della proposta con il profilo professionale e il regime di condizionalità.

Inoltre in previsione di un eventuale incorporazione fra ADR E RDC sarebbe indispensabile prevedere un pacchetto minimo di servizi riconosciuti a processo agli operatori accreditati e rendicontati con il valore delle Unità di Costo Standard ( UCS ) sul modello del percorso di politica attiva di Garanzia Giovani. 

Fonte. Assolavoro