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La legge di bilancio 2023 approda in aula. Le novità in materia di lavoro e previdenza


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Al termine di sette giorni di discussione , la Commissione Bilancio ha dato il suo via libera al testo del disegno di legge di bilancio 2023 approdato questa mattina in aula a Montecitorio, con il voto di fiducia atteso nella giornata di venerdi. 

Il DDL ( C. 643-bis ) arriva alla Camera con alcune modifiche ma senza stravolgimenti : 

Reddito di cittadinanza - Nel 2023 il Reddito di cittadinanza sarà versato ai percettori abili al lavoro per sette mesi, anziché per otto. Inoltre, in attesa di una revisione sostanziale dal 2024, chi rifiuterà anche la prima offerta di lavoro perde il diritto al sussidio. Attualmente invece la norma stabilisce che si intende offerta 'congrua' quella che valuta la coerenza tra offerta di lavoro e le esperienze e competenze maturate; la distanza del luogo di lavoro dal domicilio (entro 80 chilometri) e i tempi di trasferimento mediante mezzi di trasporto pubblico (raggiungibile in 100 minuti). Un ulteriore elemento di novità è quello che riguarda i percettori di reddito di età compresa tra 18 e 29 anni. Per ridurre la dispersione scolastica viene previsto da gennaio 2024 che l'erogazione del sussidio possa avvenire solo in subordine all'iscrizione e alla frequenza di percorsi di istruzione. Confermata invece la decadenza dal sussidio, per tutti quei soggetti " attivabili " che dal 1° gennaio non parteciperanno ai corsi semestrali per la formazione e riqualificazione professionale. L' autorizzazione di spesa per il reddito di cittadinanza e pensione per il 2023 subisce una riduzione complessiva di 215 milioni di euro attestandosi a 958 milioni di euro.

Smart working - La fase emendativa ha apportato novità in tema di lavoro agile. Si restringe infatti  la platea dei lavoratori che, in virtù della legge, hanno diritto a chiedere, e a ottenere, lo smart working dal 1° gennaio. Il diritto a svolgere le proprie mansioni in modalità agile decade per i lavoratori con figli under 14, e resta invece per i lavoratori fragili fino al 31 marzo 2023. Questo significa che solo i fragili, fino a marzo, potranno chiedere e ottenere di lavorare in modalità agile. Resta confermata per quest'ultimi la possibilità di essere adibiti anche a diversa mansione ricompresa  nella medesima categoria o area di inquadramento.

Congedo parentale - Il congedo di genitorialità passa dal 30% all'80% della retribuzione e sarà usufruibile in alternativa tra i genitori, fino a un mese e fino al sesto anno di vita del bambino. 

Cuneo fiscale - Il taglio del cuneo fiscale-contributivo aumenta di un ulteriore punto percentuale per i redditi di lavoro dipendente fino a 25.000 euro. L’emendamento al testo della legge di Bilancio 2023 approvato dal Governo riconosce 3 punti di riduzione dei contributi a carico del lavoratore la cui retribuzione non supera i 25.000 euro annui. Superato questo limite e fino a 35.000 euro annui la riduzione è confermata in 2 punti.

Opzione donna - Alla fine la misura resta invariata rispetto alla versione decisa dal Governo al momento del varo del Disegno di Legge di Bilancio. Negli emendamenti del Governo non compare infatti alcuna modifica della misura rivelatasi inaspettatamente spina nel fianco dell' Esecutivo. Prorogata per tutto il 2023, restano i criteri restrittivi che richiedono un età di 60 anni, riducibile di un anno per ogni figlio e nel limite massimo di 2 anni, ma limitatamente a tre categorie specifiche di lavoratrici : caregiver , invalide almeno al 74% licenziate o dipendenti da aziende, con 35 anni di contributi.

Con la permanenza dei requisiti, e la restrizione della platea delle potenziali beneficiarie, le stime governative riportano di 2.900 lavoratrici interessate e un costo di 20,8 milioni.

Rivalutazione delle pensioni - A cambiare è invece il meccanismo di rivalutazione delle pensioni. Viene confermata la perequazione piena per i trattamenti fino a 4 volte il minimo  ma viene anche ridotto i taglio su quelli fino a 5 volte il minimo ( tra i 2.000 e 2600 € ), con l'indicizzazione che sale dall 80% al 85%. 

Per le pensioni più alte gli scaglioni vengono rivisti con una riduzione della percentuale : dal 55% al 53% per quelle tra 5 a 6 volte il minimo; da 50% a 47% tra 6 e 8 volte il minimo da 40% a 37% da 8 a 10 volte il minimo e da 35% a 32% negli assegni oltre 10 volte il minimo. 

Pensioni minime - Tra gli emendamenti compare l'innalzamento delle pensioni minime degli over 75 che passano dagli attuali 525 euro ai 600 euro per il solo 2023. 

Quota 103 - Nessuna variazione invece per quota 103 con 62 anni di età anagrafica e 41 anni di anzianità contributiva. 

Ape sociale - Prorogata di un anno con gli attuali requisiti