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Ristori, Cassa Integrazione e Sostegni: l’ INL rafforza i controlli


targa inl ispettorato nazionale del lavoro
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L’Ispettorato rafforza l’attività di vigilanza sul corretto utilizzo di incentivi, ristori e sostegni tra cui anche la cassa integrazione. 

La crisi epidemiologica da COVID-19 ancora in corso ha segnato in maniera indelebile il contesto socio-economico e produttivo del Paese. Per fronteggiare le perdite subite dagli operatori economici, a seguito delle restrizioni resesi necessarie per il contenimento della pandemia, sono state introdotte importanti misure di sostegno economico dedicate ai lavoratori e alle imprese, impegnando ingenti risorse pubbliche. 

Solo per la cassa integrazione, ultimo monitoraggio INPS aggiornato al 31 marzo, attesta l’autorizzazione di 3.853.698 domande su 4.264.828 inoltrate, per un totale di 3,7 milioni di lavoratori interessati. I lavoratori che, con la medesima causale Covid, hanno ricevuto anticipi di cassa integrazione direttamente dalle aziende risultano ad oggi 3,5 milioni, per un totale di 7,2 milioni di lavoratori destinatari di integrazioni salariali finanziate dallo Stato.

A fronte di un tale impiego di risorse, l’ Ispettorato ha ritenuto opportuno aggiornare il proprio Documento di programmazione annuale di vigilanza per l’anno 2021, dedicando particolare attenzione a eventuali comportamenti elusivi o fraudolenti.

Nel corso del I° semestre 2021, la “ vigilanza previdenziale “ sarà orientata sulle prestazioni a sostegno del reddito, previste dalla legislazione d’urgenza e gestite dall’INPS, nei riguardi di:

• aziende che hanno fatto richiesta di trattamenti di Cassa Integrazione Ordinaria, Fondo di Integrazione Salariale e Cassa Integrazione in deroga;
• aziende che hanno presentato domande di iscrizione, ripresa dell’attività, modifiche dell’inquadramento con effetto retroattivo in periodi immediatamente precedenti le richieste di trattamento delle varie forme di Cassa Integrazione;
• aziende operanti in deroga alle misure restrittive previste dalla normativa emanata in relazione all'emergenza epidemiologica da Covid 19; 
• domande di indennità di sostegno al reddito presentate da lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali, da lavoratori agricoli, da lavoratori autonomi iscritti alle Gestioni speciali dell’assicurazione generale obbligatoria (artigiani, commercianti, IAP, coltivatori diretti, coloni e mezzadri); 
• trasformazione e riqualificazione di rapporti di lavoro in periodi immediatamente precedenti le richieste di trattamenti delle varie forme di Cassa Integrazione; 
• aziende operanti in settori produttivi connessi con la gestione delle misure anti-contagio, quali aziende di sanificazione ambienti, lavanderie industriali, produzione di apparecchiature medicali e dispositivi sanitari.

I numeri delle ispezioni realizzate nei primi due mesi dell’anno confermano almeno in parte l’efficacia dell’attività:

• Sono state controllate 1.989 aziende per una platea di 29.244 lavoratori;
• 1138 gli accertamenti conclusi di cui 193 quelli effettuati in congiunta con il personale ispettivo INPS, che hanno riscontrato ben 433 posizioni lavorative irregolari.
• Nell’ambito dei controlli è stata accertata anche la prestazione lavorativa “in nero” di lavoratori percettori altre misure di sostegno al reddito. All’esito delle verifiche sono state inoltrate 19 comunicazioni di notizia di reato alla Procura della Repubblica per illeciti penali e contabilizzati recuperi per 253.254 euro.

Fonte: INL