In data 21 dicembre, sono stati resi pubblici i dati relativi all’attività ispettiva e di vigilanza nell’anno 2017. La conferenza, svolta presso la sede del Ministero del Lavoro in via Veneto a Roma, è stata tenuta dal Ministro del Lavoro Giuliano Poletti; dal capo dell’Ispettorato, Paolo Pennesi; il Direttore Generale dell’INPS, Gabriella Di Michele; il generale Stefano Screpanti, Capo del III° reparto operazioni della guardia di finanza e il colonnello Nicodemo Macrì, comandante del comando dei carabinieri per la tutela del lavoro.
Per l’Ispettorato il 2017 rappresenta “l’anno zero”, che segna risultati importanti ancorché parziali in quanto riferibili alle attività definite entro il mese di novembre. Nel periodo 1° gennaio – 30 novembre 2017, il numero di aziende controllate è pari a n. 150.651, in linea con l’obbiettivo prefissato in sede di programmazione per l’anno 2017. Si evidenzia un tasso di irregolarità significativo, in quanto le ispezioni in cui sono stati contestati illeciti sono pari a n. 95.006, che rappresentano il 65% degli accertamenti definiti al 30 novembre 2017; pertanto circa due aziende su tre sono state trovate in una situazione di irregolarità. Gli accertamenti finalizzati al contrasto del lavoro sommerso hanno portato all’individuazione di 43.792 lavoratori “in nero”. Il dato complessivo, se rapportato al numero delle aziende risultate irregolari, appare di assoluto rilievo in quanto presuppone mediamente la presenza di 1 lavoratore in “nero” ogni 2 aziende irregolari.
Fonte: Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali