Il percorso verso la parità di genere nei luoghi di lavoro resta un percorso tortuso, ostacolato da una cultura e da pregiudizi consolidati.
Nonostante ciò la tematica si dimostra sempre più saldamente al centro delle strategie aziendali che mirano a promuovere politiche di inclusione nelle organizzazioni.
Lo confermano anche gli ultimi dati di Accredia, aggiornati al mese di luglio 2024, secondo i quali la certificazione della parità di genere è stata rilasciata a oltre 4.700 imprese. Il ricorso alla certificazione della parità di genere cresce in modo incrementale: a novembre 2022 le imprese certificate erano solo 68, a maggio 2023 erano 500, a luglio 2023 circa 700.
A questo si aggiunga che, stando ai numeri raccolti dall’ Ente Italiano di Normazione, la UNI/PdR 125 è al momento al quarto posto in Italia per diffusione tra le imprese, simbolo di un cambiamento in corso che testimonia una maggiore sensibilità verso le tematiche di genere e di responsabilità sociale in generale.
Ed è proprio grazie all’esperienza di applicazione maturata negli ultimi due anni che è stato possibile realizzare un nuovo documento di supporto per tutte le organizzazioni che vorranno adottare un sistema di gestione per la parità di genere.
“UNI/PdR 125 FAQ – Indirizzi applicativi per la UNI/PdR 125”, il nuovo documento redatto da UNI e Accredia, raccoglie infatti chiarimenti, aspetti operativi e informazioni sugli specifici KPI (Key Performances Indicator – Indicatori chiave di prestazione).
Rispetto alle precedenti FAQ pubblicate nel maggio del 2023, la brochure risponde alle domande più comuni, offrendo spunti pratici su vari aspetti legati all’adozione della prassi e rispondendo ai dubbi più ricorrenti relativi a requisiti, certificazione, monitoraggio e valutazione delle performance aziendali in ottica di genere.
In primo luogo, viene chiarito che tra i soggetti giuridici che possono richiedere ed ottenere la certificazione rientrano anche i contratti di rete a condizione che questi (i) siano iscritti al registro delle imprese e (ii) nello scopo del contratto sia previsto il conseguimento della certificazione. Per quanto riguarda un consorzio invece, per essere certificabile questo deve essere dotato di personalità giuridica; se invece è privo di personalità giuridica, il consorzio sarà certificabile solo qualora il suo statuto preveda che tutti gli enti consorziati debbano necessariamente essere certificati.
Le FAQ ricordano che il rinnovo della certificazione avviene ogni 3 anni, la rivalutazione dell'andamento dei KPI avviene ogni 2 anni e che la sorveglianza da parte dell'ente di certificazione avviene ogni anno.
Le FAQ rispondono poi alle perplessità applicative sulle singole aree tematiche (ossia le sei aree in cui sono raggruppati i KPI).
Esaurite le risposte alle domande relative alle singole aree tematiche, le FAQ offrono chiarimenti generali sulle politiche di parità di genere e sulle attività di attuazione e monitoraggio del piano di azione adottato dall'impresa. In particolare, viene chiarito che la politica di parità adottata dall'impresa deve essere resa disponibile sul sito web dell'ente sia all'interno che all'esterno e che la formazione sulla parità di genere deve coinvolgere tutti i livelli organizzativi.
Fonte : Accredia