Il Consiglio dei Ministri del 2 ottobre 2025 ha approvato il Documento Programmatico di Finanza Pubblica (DPFP).
Nel documento si dà conto dell’andamento della spesa pubblica e delle future misure previste nella Legge di bilancio 2026.
Le stime - Lo scenario programmatico delineato dal governo conferma l’andamento dell’indebitamento netto previsto dal Piano strutturale di bilancio (PSB) e ribadito nel Documento di finanza pubblica (DFP) dello scorso mese di aprile (2,8% per l’anno 2026, 2,6% per l’anno 2027 e a 2,3% per l’anno 2028), nel rispetto dei limiti di spesa concordati a livello europeo. Il rapporto deficit/prodotto interno lordo (PIL) si attesta per il momento al 3% per il 2025. Inoltre, secondo stime prudenziali, il tasso programmatico di crescita del PIL si attesta per il 2026 allo 0,7%; nel 2027 allo 0,8%; nel 2028 allo 0,9%.
La manovra 2026 - Con la manovra si darà luogo a una ricomposizione del prelievo fiscale riducendo l’incidenza del carico sui redditi da lavoro e si garantirà un ulteriore rifinanziamento del fondo sanitario nazionale.
Specifiche misure volte a stimolare gli investimenti delle imprese saranno previste in manovra per garantire la competitività del sistema.
Si procederà nel percorso di incremento delle misure a sostegno della natalità e della conciliazione vita-lavoro già intrapreso con le precedenti leggi di bilancio dove sono state rese strutturali la riduzione del carico fiscale sui redditi da lavoro, le missioni internazionali, il rinnovo dei contratti pubblici e ha finanziato, in misura rilevante, il livello del finanziamento del fondo sanitario nazionale e ha previsto la costituzione di fondi per gli investimenti e per la ricostruzione.
Nel documento si dà anche conto dell’incremento dello 0,15% nel 2026, di 0,3 % nel 2027 e di 0,5 nel 2028 da destinare alle spese della difesa. Tale incremento è subordinato all’uscita dalla procedura di disavanzo eccessivo.
Fonte: Governo